Il vertice a quattro di Minsk, Bielorussia, si è concluso con una stretta di mano, che la Bbc definisce “poco calorosa”, tra Putin e il presidente ucraino Poroshenko. A fare l’unica dichiarazione è stato per ora proprio il leader ucraino: “La situazione andrà fuori controllo se tutte le parti non si accorderanno sul cessate il fuoco e la descalation militare”.
Sul tavolo dell’incontro tra Putin, Poroshenko, Merkel e Hollande c’erano tre punti: ritiro delle armi pesanti, creazione di una zona demilitarizzata e il cessate il fuoco incondizionato come stabilito nel precedente vertice, sempre a Minsk, nel settembre 2014.
Intanto, una fonte anonima citata dall’agenzia Reuters ha fatto sapere che sarebbero stati firmati due documenti: nel primo caso si tratta di una dichiarazione congiunta a sostegno dell’integrità e sovranità territoriale dell’Ucraina; nel secondo una dichiarazione in cui i leader si impegnano a ripristinare il cessate il fuoco definito a Minsk lo scorso 5 settembre. Ora si attende la dichiarazione finale, che arriva dopo i negoziati allargati alle rispettive delegazioni.