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Militari Usa e Russia nella Siria del nord

Secondo fonti locali siriane, citate da El Paìs, gli Stati Uniti e la Russia stanno realizzando aeroporti militari attrezzati per il sostegno militare nella lotta all’Isis.

Nelle ultime settimane, contingenti militari di Russia e Stati Uniti hanno preso posizione in due punti diversi della Siria settentrionale. Si tratta di una regione quasi tutta sotto controllo delle forze curde dell’Ypg (Unità di Protezione Popolare).

Secondo fonti locali, riporta il quotidiano spagnolo El Paìs, i militari dei due Stati stanno attrezzando due aeroporti come base per la campagna militare dentro la Siria contro l’Isis. Sarebbe un ulteriore salto di qualità della guerra all’Isis perché potrebbe condurre a una campagna militare di terra, o meglio mettere gli stivali dentro la Siria per dirla con uno slang americano.

La notizia era già indirettamente stata diffusa quando il Centro di analisi per la sicurezza di Stratford ha pubblicato immagini di satellite che mostravano una pista di atterraggio a Rmeilan (nord della Siria). La pista, in origine usata per i prodotti agricoli, è stata ampliata da 700 a 1315 metri. Una misura che facilita l’atterraggio degli aerei militari. Per ora gli Usa hanno negato di essersi impossessati dell’aeroporto.

Idris Nassan, vice ministro degli esteri del cantone curdo di Kobane, ha detto al giornale spagnolo che gli Usa stanno preparando l’aerodromo per utilizzarlo nella lotta contro lo Stato Islamico. Nassan ha anche aggiunto che i lavori di ristrutturazione dell’aeroporto non sono segreti ma portati a termine in collaborazione con le autorità locali curde.

La Casa Bianca aveva autorizzato qualche mese fa l’impiego di non più di 50 militari delle forze speciali dell’esercito nel nord della Siria. Al riguardo, un portavoce del Dipartimento della Difesa Usa ha spiegato alla Bbc che gli effettivi statunitensi necessitano di supporto logistico. Questa potrebbe essere la ragione della riqualificazione dell’aeroporto.

Anche la Russia punta a potenziare alcuni aeroporti. L’Osservatorio siriano per i diritti umani (base a Londra) ha informato che lo scorso 18 gennaio alcune decine di militari russi, inclusi alcuni ingegneri, sono atterrati all‘aeroporto di Qamishlo per verificarne la possibilità di utilizzo nella guerra contro l’Isis. L’aeroporto si trova in una zona vicina al confine con la Turchia. Un’area divisa tra forze dell’esercito di Assad e curdi dell’Ypg. Una residente di Qamishlo ha confermato a El Paìs l’arrivo e la presenza di russi.

Usa e Russia, spiega ancora Nassan, stanno chiaramente preparando la strada per combattere l’Isis a fianco dei curdi.

La guerra all’Isis di Usa e Russia insieme ai curdi non è gradita in Turchia. Il Ypg è visto ad Ankara come un movimento vicino al Pkk, che il governo turco considera terrorista. Inoltre, la presenza russa a Qamishlo infastidisce Erdogan perché i militari di Mosca sono molto vicini alle sue frontiere. Il presidente turco ne ha parlato con Joe Biden, il vice presidente Usa in visita in Turchia. Ancora non si sa cosa abbia detto Biden. L’unica certezza rimane che dal labirinto siriano sia impossibile uscire.

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