I militari del Sudan tornano a Jeddah per il negoziato

La delegazione del governo militare sudanese torna in Arabia Saudita per i negoziati con i ribelli delle Rsf.

I rappresentanti del governo militare del Sudan sono tornati a Jeddah, in Arabia Saudita, per il negoziato con la fazione rivale dei ribelli delle Rsf (Rapid Support Forces).

Stati Uniti e Arabia Saudita avevano mediato tra le parti del conflitto sudanese per farle sedere a un tavolo negoziale nella città saudita. Il dialogo era stato sospeso dopo le continue violazioni delle tregue.

Nel mese di luglio, l’Egitto ha tentato una mediazione tra le parti. Il disimpegno diplomatico del Cairo è stato ben accolto sia dall’esercito sudanese, che ha solidi legami con l’Egitto, sia dalle Rsf.

Nonostante ciò, la delegazione dei militari sudanesi ha boicottato i colloqui previsti in Etiopia e ospitati dall’IGAD (l’Autorithy intergovernativa per lo sviluppo), organizzazione regionale dell’Africa orientale. Le autorità di Khartum hanno contestato il fatto che la ripresa del dialogo avvenisse in ambito IGAD perchè presieduta dal presidente del Kenya William Ruto. Secondo i militari sudanesi, Ruto sostiene i ribelli delle Rsf.

Il conflitto in Sudan è iniziato il 15 aprile scorso. Lo scontro è tra il capo dell’esercito sudanese, autore di una serie di colpi di Stato, generale Abdel Fattah al-Burhan, e il suo ex-braccio destro, generale Mohamed Hamdan Daglo, comandante del Rsf.

Mentre a Jeddah si discute, il conflitto tra i due generale entra nel suo quarto mese di guerra. I morti sono 3000. Circa tre milioni gli sfollati e le persone in fuga.

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