Il capoluogo lombardo ha approvato un progetto da 250 milioni di euro per realizzare 750 km di piste ciclabili entro il 2035. Milano sarà la città più ciclabile d’Europa.
Un servizio del network Usa Bloomberg spiega perché Milano potrebbe diventare la città più ciclabile d’Europa. Nel giro di 15 anni il capoluogo lombardo potrebbe avere la più grande rete europea di piste ciclabili protette.
Il progetto bici plan Cambio
Il progetto cambio approvato dalla Città Metropolitana Milanese
La città metropolitana milanese ha approvato a novembre 2021 un progetto di piste ciclabili che copre l’area più densamente abitata d’Italia. Il completamento del network ciclabile è previsto per il 2035, costa 250 milioni di euro e prevede la realizzazione di 750 km di percorsi protetti per le due ruote. Siamo davanti a un’infrastruttura ciclabile che supera di molto quella di Parigi. L’area metropolitana della capitale francese ha una rete ciclabile di 680 km.
Obiettivo dell’amministrazione milanese è di promuovere la mobilità sostenibile per gli spostamenti in tutta la cintura milanese e dentro Milano. Uno dei problemi di mobilità principali è quello degli spostamenti tra le diverse zone dell’hinterland milanese, e non solo da hinterland a città e viceversa.
Bici vs inquinamento
Il progetto della grande bike lane interviene in una cintura metropolitana che ha il più alto tasso di inquinamento d’Europa. Lo causa un cocktail micidiale di alta densità di popolazione, attività industriale intensa sul territorio e forte dipendenza dall’uso dell’auto per spostarsi.
Le emissioni di Pm10 sono particolarmente dannose nei periodi dell’autunno e inverno quando si crea una coltre di smog che avvolge la città e la cintura metropolitana.
Solo Torino, a poco più di 100 km, ha battuto il record milanese di inquinamento. Una recente ricerca milanese ha mostrato che almeno il 50% dei Pm10 in città è causato da emissioni da trasporto. Il che fa intendere che la questione dell’inquinamento di Milano è sostanzialmente un problema di auto, furgoni e camion.
Certo Milano ha cominciato anni fa la sua lotta allo smog nell’aria. Nel 2008 ha introdotto, per prima in Italia, l’Ecopass, un sistema di congestion charge (di accesso tariffato nel centro città) simile a quello londinese. La lungimiranza di un grande assessore di allora, Edoardo Croci, portò il capoluogo lombardo a essere il più innovativo d’Italia nella battaglia all’inquinamento. Lo stesso Croci introdusse per la prima volta in città il sistema del Bike-Sharing già diffuso in molte altre grandi metropoli europee, Parigi e Barcellona su tutti. Dal 2014 Milano ha anche vietato la circolazione dei veicoli diesel (dagli euro 1 agli euro 4).
La città più ciclabile d’Europa?
Nel 2035 Milano riuscirà a completare il network di piste ciclabili protette come da planning? Mantenere i ritmi di una road map tecnica non è facile e gli intoppi burocratici e finanziari sono dietro l’angolo. Milano lo ha già sperimentato con la costruzione della linea metropolitana M4 prevista per l’Expo del 2015 ma attualmente non ancora conclusa. Se il progetto cambi sarà rispettato passo dopo passo e non ci sarà la gara a mettere ostacoli e veti per partigianerie politiche, allora davvero MIlano potrà vantare una rete ciclabile più ampia di quella di Parigi e conquistare il titolo di regina delle bike-cities.