Migliaia di migranti dalla Siria alla Grecia attraverso la Turchia

Sono 130.000 i migranti che premono ai confini tra Turchia, Grecia e Bulgaria dopo la decisione di Erdogan di aprire i varchi con l’Europa. E’ scontro con la Turchia.

Grecia e Unione Europea contro la Turchia. I migranti diretti dalle zone interne della Turchia verso il confine con la Grecia e Bulgaria sono oltre 130.000. Atene e Commissione Europea accusano Ankara per utilizzare i migranti per disegni di geopolitica. La presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, ha detto che l’unità europea è solida e Recep Tayyp Erdogan non riuscirà a spaventare e frantumare l’Europa con la minaccia dei migranti.

Intanto, il presidente turco è tornato a minacciare gli europei dicendo che presto le persone dirette verso la Grecia saranno milioni. Erdogan, dopo avere ricevuto 6 miliardi da Bruxelles per chiudere le proprie frontiere, ora ne vuole altri 3. E per mostrare che fa sul serio ha aperto le frontiere.

La Grecia ha respinto 10.000 migranti che tentavano di passare il confine illegalmente. La Turchia sostiene che sono 80.888 le persone che hanno attraversato il confine con l’Unione Europea attraverso il valico greco e bulgaro. Circa 2000 sono invece sbarcati sull’isola greca di Lesbo dove gli abitanti hanno accolto malamente i profughi e ha dovuto intervenire la polizia.

La fuga dei migranti, in gran parte siriani ma anche afghani e iracheni, è cominciata quando il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha deciso lo scorso 28 febbraio di aprire la frontiera della Turchia con Grecia e Bulgaria. Secondo le testimonianze che arrivano dalla zone, si vedono uomini, donne e bambini che camminano in fila indiana verso il valico di Pazarkule.

Le autorità greche e bulgare, riporta il quotidiano La Repubblica, hanno dichiarato che il numero degli arrivi è molto più basso di quello annunciato dai turchi. I greci parlano di circa 10.000 persone bloccate al confine e respinte.

Intanto, per fronteggiare una eventuale emergenza, la Commissaria Europea all’immigrazione, Margaritis Schinas, ha chiesto alla presidenza di turno dell’Ue, Croazia, una riunione straordinaria del consiglio dei ministri degli interni.


L’incognita Erdogan

Alla base di tutto c’è dunque la posizione del presidente turco.

Erdogan chiede all’Ue di mantenere gli accordi stipulati nel 2016, quando gli allora 28 promisero 6 miliardi di euro di aiuti ad Ankara per finanziare l’accoglienza non solo dei siriani, ma anche di afghani, iracheni e di altre etnie in fuga dalla fame e dalle guerre. In tutto 3,6 milioni di persone ‘ospitate’ sul territorio turco.

Inoltre, il presidente turco, che guida un Paese membro della Nato, continua a combattere in Siria, nell’area di Iblid, contro Bashar al-Assad che gode del pieno appoggio di Mosca. Deciso più che mai ad affermare la sua forza e a vendicare i suoi soldati morti nei giorni scorsi in un attacco del regime. Come avvenuto oggi con il lancio di una nuova offensiva in territorio siriano.

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