I militari di Ankara sono nei pressi di Mosul, roccaforte dell’Isis in Iraq. Il governo di Baghdad non ha avvallato l’ingresso sul suo territorio dell’esercito turco. Nuovo incidente diplomatico causato dalla Turchia. Ankara vuole liberare Mosul e sbarazzarsi delle insinuazioni di complicità con l’Isis?
Truppe dell’esercito turco si trovano nei pressi di Mosul, in Iraq, all’interno di una regione controllata dall’Isis. Secondo fonti degli Stati Uniti i militari turchi sono 1200. Ankara ha fatto sapere che sono 150, accompagnati da 25 carri armati.
Al di là dei numeri, perché la Turchia ha inviato l’esercito in Iraq? La risposta del governo turco è stata il solito rito diplomatico che si usa in queste circostanze. Addestramento e supporto alle forze che combattono l’Isis. Quali forze non è stato specificato. Sicuramente non si tratta del governo dell’Irak. A Baghdad premier iracheno Haider al Habadi ha detto di non essere stato informato e di non avere dato alcun consenso all’ingresso dei militari turchi. Il governo iracheno poi ha denunciato l’accaduto chiedendo il ritiro dei soldati.
La presenza turca in Iraq è una palese violazione del diritto internazionale e della Carta dell’Onu.
Ma perché i militari turchi si trovano proprio nei pressi di Mosul, roccaforte irachena dell’Isis? Certo, le accuse di legami tra Turchia e Isis lanciate nelle ultime settimane dai russi prestano il fianco a scontate insinuazioni. C’è però un aspetto da non sottovalutare. A inizio anno, si parlò di una grande azione militare di 25mila uomini per liberare Mosul. L’operazione avrebbe dovuto avvenire lo scorso aprile ed essere condotta da curdi e iracheni. Poi fu rinviata per richiesta del governo iracheno, che avvertì della scarsa preparazione delle sue truppe. La Turchia di sicuro non ha in mente il supporto agli iracheni né tantomeno ai turchi. Che voglia liberare Mosul per dare un segnale forte della sua determinazione a combattere l’Isis dopo le accuse imbarazzanti di complicità con i terroristi?
Difficile la ripresa di Mosul ad aprile– da Notiziario Estero del 6 marzo 2015
a meno che non voglia sbarazzarsi una volta per tutte dei curdi che da anni mettono in difficoltà i governi turchi
Quella curda potrebbe essere tra le più probabili…
E’ se fosse entrata in Siria per prendere sotto tutela l’Isis in modo tale che un domani questo territorio e’ comunque salvagauardato e sotto protezione turca e sarebbe difficile conquistarlo o bombardarlo perche’ appunto sotto protezione di un paese nato?
A:todesco
Ogni cosa a questo punto è possibile…