Mali, attacco a caschi blu

Due caschi blu della Guinea-Conakry e un contrattista civile sono mortie altre 20 persone sono rimasteferite nell’attacco contro una base militare dell’Onu a Kidal, nel nord del Mali. Lo ha reso noto la stessa Minusma, la forza di pace delle Nazioni Unite nel Paese africano. Quattro dei feriti sono gravi.

Ansar Dine, il movimento salafita protagonista nel 2012 della conquista di gran parte del Mali settentrionale, si e’ attribuito l’assalto. “Rivendichiamo a nome di tutti i mujaheddin l’attacco contro il campo di Kidal”, ha affermato telefonicamente uno dei capi del gruppo, il tuareg Hamadou Ag Khallini. “E’ stata una risposta alla violazione delle nostre terre da parte dei nemici dell’Islam”. Ansar Dine, denominazione che in lingua araba significa ‘Difensori della Fede’, punta a imporre la piu’ rigida applicazione della sharia, la legge coranica.

L’ATTACCO

Nella notte sulla base sono piovuti quattro o cinque razzi, seguiti da colpi di mortaio e spari con i mitra. Gli attacchi contro le postazioni Onu sono frequenti nel nord del Mali, specie durante le notti di luna piena, ma raramente i colpi vanno a segno.

L’ex colonia francese e’ in piena emergenza terrorismo dopo l’attacco di un commando jihadista all’hotel Radisson della capitale Bamako che ha causato 20 morti. Per gran parte del 2012 il nord del Mali e’ stato occupato da guerriglieri islamici, poi respinti dall’intervento militare francese, ma le violenze sono proseguite.

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