Maduro chiede aiuto a Putin

Il presidente venezuelano vuole rinegoziare 17 miliardi di debito con Mosca.

Il presidente del Venezuela Nicolas Maduro chiede aiuto a Vladimir Putin sul debito di Caracas con la Russia. L’occasione è il Forum energetico internazionale in corso a Mosca. Maduro e Putin hanno avuto qui un incontro per affrontare la questione del debito venezuelano.

Secondo le stime degli analisti russi, dal 2006 fino al 2017 la Russia ha prestato al Venezuela circa 17 miliardi di dollari. Il Cremlino considera il Venezuela di Maduro, e quello di Chavez prima, un fedele alleato.

Maduro ha detto a Putin che la crisi economica e politica del Paese ha reso difficile la restituzione del debito da parte del governo di Caracas. Il Venezuela però sta lavorando per migliorare le condizioni politico-economiche, evitando insolvenze del debito. Per fare questo – ha aggiunto il presidente venezuelano- occorre tempo e, soprattutto, un accordo sulla ristrutturazione del debito. Proprio come fa qualunque istituzione finanziaria o bancaria.

La Russia ha comunicato che i due Paesi stanno lavorando per trovare un accordo su una formula accettabile da entrambi. La rinegoziazione del debito per Caracas deve comunque fondarsi su una dilazione nel tempo delle rate dei pagamenti.

I prestiti della Russia al Venezuela

  • Dicembre 2011: 4 miliardi di dollari per acquisto armi;
  • Dicembre 2013. 2 miliardi e 650 milioni di dollari per acquisto beni di mercato;
  • Aprile 2015: 962 milioni di dollari a integrazione del debito;
  • Marzo 2016: Caracas ha fatto la prima richiesta di rinvio dei pagamenti e proroga;
  • Settembre 2016: la Russia ha ristrutturato parte del debito venezuelano e ha prorogato i pagamenti fino al 2019 e 2021;
  • Il Consorzio petrolifero statale russo Rosneft ha investito 6 miliardi di dollari nel Venezuela per gli sfruttamenti petroliferi comuni. In cambio il Venezuela avrebbe restituito il finanziamento concesso sotto forma di debito. Questa somma dovrebbe essere restituita da Caracas entro il 2019. Scadenza che difficilmente Maduro e il Venezuela riusciranno a onorare.

Non gli resta che Putin

Al presidente venezuelano non rimane ora che sperare in Vladimir Putin. E non solo per assicurarsi una riformulazione del debito estero. Soprattutto anche per avere una cooperazione militare e economica che non può trovare dagli altri Paesi, che lo hanno isolato dopo la vicenda travagliata della riforma istituzionale dello Stato. Isolamento soprattutto nel continente americano dove i paesi dell’America Latina hanno abbandonato Maduro.

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