Il presidente della Francia lo annuncia in televisione. Il Pentagono Usa attende solo l’ordine di Trump. La cancelliera Merkel esclude partecipazione tedesca.
Soffia sempre più forte il vento di guerra in Siria. Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato di avere le prove che l’esercito di Damasco ha usato armi chimiche a Duma, in Siria, la scorsa settimana.
La BBC riporta sul suo sito web che Macron ha preso tempo riservandosi di decidere a tempo debito se rispondere con raid aerei. Il presidente francese di recente ha detto che qualunque operazione militare dal cielo avrebbe l’obiettivo di distruggere la capacità della Siria di rispondere con armi chimiche.
Pur non specificando la fonte della sua affermazione, il capo dell’Eliseo ha detto che l’attacco chimico è stato realizzato dalle forze di Bachar al-Assad e che è stato usato il cloro.
Nonostante Macron abbia mantenuto una certa cautela diplomatica su un intervento francese, ha fatto però intendere che ai regimi convinti di fare quello che vogliono, inclusa la violazione del diritto internazionale, non si può permettere di continuare a agire. Un messaggio piuttosto esplicito, anche sotto il profilo diplomatico.
Poco dopo la sua elezione, il presidente della Francia annunciò dal Palazzo di Versailles che l’uso di armi chimiche in Siria sarebbe stato per Parigi la linea rossa oltre la quale non andare. Il suo superamento, disse il neo eletto presidente, avrebbe immediate conseguenze.
L’uso della forza è una parte importante per il presidente francese per proiettare la Francia sul palcoscenico mondiale. Oltre a un elemento centrale della strategia di Macron volta a cercare e mantenere un’amicizia politica con Donald Trump.
Intanto, Angela Merkel ha escluso una partecipazione tedesca in un eventuale intervento militare in Siria. Al Pentagono invece aspettano solo un ordine da Trump per passare all’azione.