Ammissione di responsabilità ma niente scuse. La visita attesa di Emmanuel Macron in Ruanda si conclude con un discorso a Kigali al memoriale del genocidio. Il presidente della Francia ammette le responsabilità del governo di Parigi nelle vicende ruandesi del 2004. Non arrivano però le scuse. Macron ha riconosciuto che la Francia è rimasta al fianco del governo del Ruanda in quegli anni di violenze e scontri, senza intervenire per frenare l’escalation in corso. Parigi è rimasta passiva di fronte a questa tragedia ma non è stata complice del genocidio, ha spiegato il presidente francese. Macron ha riconosciuto il ruolo, la storia e la responsabilità politica della Francia nel Paese africano. Rimane la domanda sulla moralità: ammettere le proprie responsabilità è sicuramente positivo e moralmente ineccepibile, ma è moralmente accettabile evitare di scusarsi per non avere fatto nulla?