Lo strappo delle Filippine: più Cina, meno Stati Uniti

Come cambia la Geopolitica in Asia. Le Filippine, storico alleato Usa, si allontanano da Washington per riallinearsi alla Cina.

 

Le Filippine abbandonano l’amico americano, spostano il loro interesse verso Pechino e ribaltano il quadro geopolitico dell’Asia sud orientale.

A annunciare il nuovo quadro geopolitico regionale è stato il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte. Il capo di stato filippino ha parlato di “separazione” dagli Stati Uniti e di riallineamento con la Cina. Per spiegare la scelta, Duterte ha detto che Cina e Filippine sono in pieno accordo per risolvere la loro disputa sul Mar Cinese Meridionale attraverso colloqui.

Duterte ha annunciato la sua scelta davanti alla comunità imprenditoriale filippina e cinese a Pechino, dove si trova in visita ufficiale. La svolta della politica estera delle Filippine è stata probabilmente “aiutata” dalla firma di contratti con la Cina per 13,5 miliardi di dollari.

Il cambio del campo da gioco filippino pone una problema strategico agli Stati Uniti e non sarà gradito all’Amministrazione di Barack Obama. La Casa Bianca ha sempre considerato le Filippine come un alleato sicuro nel sud-est asiatico e un punto di riferimento nel riequilibrio delle forze in Asia per contenere il gigante cinese.

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