Lo scivolone di Guterres con Putin

Volodymyr Zelensky ha annullato l’incontro previsto a Kiev con il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. Il presidente ucraino non ha gradito l’incontro, con stretta di mano, tra Guterres e Vladimir Putin a margine del summit dei paesi Brics che si è concluso a Kazan, Russia.

Lo scivolone di Guterres è indifendibile. Il Segretario dell’Onu ha ribadito che la Russia ha violato la Carta dell’Onu e il diritto internazionale invadendo l’Ucraina. Allo stesso tempo stringe la mano al dittatore russo. Guterres fa perdere in questo modo la credibilità, già scarsa e in bilico, dell’Onu. Fa anche perdere la credibilità a quella parte di comunità internazionale che sta sostenendo l’Ucraina e che si oppone alla prevalenza della legge del più forte.

Il Segretario dell’Onu ha fatto uno scivolone ancora prima di incontrare Putin. E’ quello di avere accettato di andare al summit dei paesi Brics in Russia. La sola presenza del leader russo avrebbe dovuto convincere i consiglieri di Guterres di tenere l’Onu fuori da un gruppo di Stati che non si è ancora data una forma organizzata di alleanza o organizzazione. Sulla carta i Brics sono più assimilabili a un forum che a un’alleanza. Guterres ha di fatto legittimato il riconoscimento di uno status a un gruppo informale di Paesi, alcuni dei quali hanno il solo obiettivo di rovesciare l’ordine internazionale, di indebolire l’Occidente e di sostituire il sistema democratico con quello autocratico e oligarchico.

Guterres indebolisce in questo modo il lavoro fatto in questi due anni e mezzo dall’Occidente e dai suoi alleati per isolare Vladimir Putin. Certo va bene applicare il celebre detto “Tieniti stretto i tuoi amici e ancor di più i tuoi nemici”, attribuito al cinese Sun-Tzu nella sua opera “L’arte della guerra”. Guterres è andato un po’ oltre e rischia di far sparire gli amici.

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