Il Califfato pubblica online la ricerca di lavoratori in diverse attività, tra le quali anche giornalisti e insegnanti. A postare la lista di lavori, rivolta a coloro che non se la sentono di combattere in prima linea, è un jihadista britannico che si è unito agli estremisti in Siria. Secondo quanto riportato nel post, e citato dal quotidiano britannico The Indipendent, la paura del combattimento è il “segnale di una fede debole”. Quindi, il sostegno alla causa jihadista può avvenire attraverso altri lavori come l’indottrinamento dei bambini nei territori controllati dal Califfato, la cura dei feriti in battaglia o il potenziamento dell’interpretazione violenta della Sharia. Ma il numero uno della lista è la ricerca di giornalisti o addetti stampa del “media centre” del Califfato. Dopo aver attaccato i media internazionali accusati di fare una propaganda menzognera e falsa verso lo Stato Islamico, il jihadista britannico scrive che c’è bisogno di media interni per guadagnare il supporto delle masse.