L’insostenibile crollo delle entrate russe da petrolio e gas

La Banca Centrale della Russia ha scritto nel suo ultimo report che le entrate da esportazioni di petrolio e gas si sono dimezzate rispetto al periodo prebellico.

A marzo 2022 il volume dei pagamenti derivanti dalla vendita di petrolio e gas è diminuito del 47,8% rispetto al quarto trimestre 2021 che ha preceduto l’invasione russa dell’Ucraina.

Il fusso di denaro da settori minerari, prosegue il report, è diminuito del 39,8%. L’ambito minerario è la spina dorsale dell’economia russa. Questo crollo rischia di mettere in ginocchio l’economia russa. Mosca è sempre più tagliata fuori dalle relazioni internazionali.

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