L’esercito americano si ritira dal Niger

Il Pentagono completa il ritiro dallo Stato africano. L’esercito americano abbandona il Niger. La giunta golpista ha ordinato agli Stati Uniti lo scorso aprile di ritirare i 1000 militari ancora presenti.

L’esercito americano annuncia di avere completato il ritiro dal Niger. La giunta militare al potere della nazione dell’Africa occidentale in aprile ha ordinato agli Stati Uniti di ritirare i suoi quasi 1.000 militari dal paese. Per Washington si tratta di un’imbarazzante battuta d’arresto che fa seguito al colpo di stato dell’anno scorso nella nazione dell’Africa occidentale.
Prima del golpe militare, il Niger era stato un partner chiave nella lotta degli Stati Uniti contro i ribelli nella regione africana del Sahel, che hanno ucciso migliaia di persone e ne hanno sfollati altri milioni.
Washington sta cercando un piano B in Africa occidentale, ma il processo è lento e i funzionari avvertono che l’intelligence americana si sta affievolendo sulla rapida crescita dei gruppi estremisti nella regione.
Il ritiro degli Stati Uniti dal Niger è stato effettuato in più fasi, con il ritiro delle forze e dei mezzi statunitensi dalla base aerea 101 a Niamey il 7 luglio e dalla base aerea 201 ad Agadez il 5 agosto. L’esercito americano ha spiegato al coordinamento del comando americano Africa, composto da un generale e da uno stato maggiore a due stelle, è partito dal Niger e che il ritiro è stato completato entro la scadenza del 15 settembre.

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