Secondo il premier russo Dmitri Medvedev, le sanzioni dell’Occidente contro la Russia per la crisi ucraina possono costare nel 2015 fino a 75 miliardi di euro. Una somma che è pari al 4,8% del Pil russo.

Il premier russo Dmitri Medvedev interviene alla Duma sostenendo che le sanzioni imposte dall’Occidente per la crisi ucraina rischiano di costare caro alla Russia nel 2015. Almeno fino a 75 miliardi di euro. Medvedev ha anche precisato che le sanzioni l’anno scorso hanno causato a Mosca un danno di 25 miliardi di euro, pari all’1,5% del Pil.
L’economia russa, ha aggiunto il premier, è affondata del 2% nei primi tre mesi dell’anno. Complici le sanzioni e la debolezza dei prezzi del greggio. E’ la prima contrazione dal 2009.
La pressione economica più pesante, ha specificato, è comunque venuta dopo la decisione dello scorso anno di annettere la Crimea all’Ucraina. Tuttavia, Medvedev ha dichiarato alla Duma che il significato per la Russia dell’annessione della Crimea è paragonabile a quello della riunificazione delle due Germanie o al ritorno di Hong Kong e Macao alla Cina.
[…] potenziare le proprie relazioni commerciali con l’America Latina per sgonfiare gli effetti delle sanzioni imposte da Stati Uniti e Unione Europea a seguito della crisi […]