Le relazioni infelici tra Stati Uniti e Israele

obama e netanyahu

Benyamin Netanyahu ha detto no all’invito ricevuto dai senatori democratici americani ad incontrarli a Washington durante la sua visita della prossima settimana. Il premier israeliano ha spiegato il rifiuto dicendo che l’incontro “potrebbe aggravare la percezione erronea di partigianeria” che circonda il suo viaggio. Ha però accettato l’invito dei leader repubblicani a partecipare a una seduta del Congresso il 3 marzo in cui parlerà di Iran. La Casa Bianca è andata su tutte le furie. Primo perché Netanyahu ha dichiarato ad una conferenza del Likud, il suo partito, che le potenze occidentali hanno ceduto sull’impegno di impedire che l’Iran produca armi nucleari, aprendo la porta allo sviluppo graduale della capacità di produrre materiale fissile per le bombe nucleari. Secondo perché I leader repubblicani non hanno consultato l’amministrazione Obama, cosa che la Casa Bianca ha definito una violazione del protocollo. Il consigliere nazionale della sicurezza Susan Rice, ha aggiunto che ”il discorso sarà’ distruttivo delle relazioni tra i due paesi’. Ma la Rice si è spinta anche più in là definendo che il discorso di Netanyahu non sarà solo ‘distruttivo’ ma anche ”infelice” per le relazioni tra Usa e Israele.

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