Notiziario Estero – Facebook chiede alla politica regole certe. Spotify vuole un’Europa che investa di più in nuove tecnologie. E Casaleggio va in America a studiare le nuove frontiere dell’IT.
Le nuove tecnologie tirano il passo alla politica. La relazione tra tecnologia e politica diventa sempre più centrale nel dibattito internazionale. I guru della Silicon Valley ne parlano tutti i giorni. Di qua dall’Atlantico è la svedese Spotify a lanciare il dibattito. In Italia la Casaleggio Associati vuole approfondire la conoscenza delle nuove frontiere della comunicazione IT andando direttamente in America. Ma andiamo con ordine. In un’intervista rilasciata a Mario Platero de La Stampa, Mark Zuckerberg creatore di Facebook affronta a 360 gradi il tema di internet e regole. Il suo ragionamento parte da un presupposto fondamentale: le regole e l’arbitro della partita internet e social deve farle la politica. Lo impone il processo democratico. Non si può delegarlo a aziende, neppure a Facebook. Le società possono sicuramente dare una mano. Ma il timone delle regole deve assolutamente stare nelle mani di chi governa. Quello del terzo uomo più ricco al mondo è un appello a fare ordine in un mondo sempre più anarchico. Gli fa eco lo svedese Daniel Ek inventore di Spotify, azienda che produce 2.3 miliardi di dollari di fatturato. Secondo l’imprenditore europeo, l’Europa deve osare di più per stare al passo con gli Usa. È qui entra in gioco la politica del vecchio continente che dovrebbe puntare di più sulle nuove tecnologie creando ambienti stimolanti capaci di produrre idee. Per Ek la creatività e le idee nascono in ambienti vivaci e in fermento. Un habitat naturale per gli Usa che hanno prodotto la Silicon Valley. Habitat che scarseggiano in Europa dove è più difficile emergere. Se n’e accorto Davide Casaleggio. giovane leader dello studio Casaleggio e Associati, icona del marketing politico. La società andrà proprio negli states per studiare e capire meglio le nuove frontiere della tecnologia e l’impati sulla politica.