Ogni settimana la sintesi delle notizie più importanti dal mondo di politica ed economia internazionale. 9 gennaio 2025.
Settimana convulsa quella a cavallo tra il vecchio e nuovo anno. Donald Trump è tornato a fare sentire la sua voce a pochi giorni dalla sua investitura ufficiale a presidente degli Stati Uniti. Ha dichiarato di voler prendere il controllo del canale di Panama e della Groenlandia, isola sotto sovranità danese. Condanna unanime per le parole di Trump dall’Europa. Londra invece ha rifiutato di condannare le minacce del presidente eletto. Intanto, in Canada, il primo ministro Justin Treadeau annuncia le sue dimissioni da primo ministro e dal leader del partito liberale.
Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata e incarcerata in Iran, è stata liberata. Governo, diplomazia e servizi segreti hanno realizzato un gioco di squadra che ha consentito di riportare in patria la giornalista.
E’ morto in Francia all’età di 79 anni Jean Marie-Le Pen, storico leader della destra francese e padre di Marine.
Il nuovo presidente del Libano é Joseph Aoun, capo dell’esercito. Oltre il confine, in Siria, gli scontri tra milizie curde e filoturche causano 37 morti. In Iran nel 2024 sono state messe a morte almeno 101 persone secondo quanto riportano le Nazioni Unite.
A Maputo, Mozambico, il leader dell’opposizione Venanacio Mondlane ritorna in patria. Scontri tra opposizione e forze di sicurezza. Gli Stati Uniti accusano il Sudan di avere commesso crimini di genocidio nel proprio paese e hanno imposto sanzioni.
In Venezuela Enrique Márquez, candidato alle elezioni presidenziali di luglio in Venezuela, è stato arrestato. Secondo l’opposizione si tratta di un arresto arbitrario.
Un grande incendio è esploso a Los Angeles, nel quartiere di Pacific Palisades. Ora l’incendio rischia di estendersi a Malibu, Santa Monica e Hollywood. Finora sono 5 i morti. Il terremoto in Tibet causa oltre 126 morti. Attacco Hacker al Dipartimento del Tesoro statunitense.
John Elkann, della famiglia Agnelli, entra nel Cda di Meta.
