Le notizie dal mondo più importanti della settimana

Ogni settimana la sintesi delle notizie più importanti dal mondo di politica ed economia internazionale. 21 novembre 2024.

Africa

La Corte penale internazionale ha condannato a dieci anni di carcere Al Hassan ag Abdul Aziz, jihadista maliano, per crimini di guerra e contro l’umanità commessi a Timbuctù tra il 2012 e il 2013. Tra i reati, tortura e oltraggio alla dignità personale durante il controllo jihadista della città.

Kizza Besigye, storico oppositore del presidente Yoweri Museveni, è comparso il 20 novembre davanti a una corte marziale a Kampala, poche ore dopo che la moglie aveva denunciato su X il suo “rapimento” in Kenya. Ex alleato e medico personale di Museveni, Besigye, 68 anni, ha sfidato il leader ugandese in quattro elezioni presidenziali tra il 2001 e il 2016. Le accuse contro di lui non sono state ancora rese note.

America

L’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha complottato per rovesciare le elezioni del 2022 insieme a decine di ex ministri e alti funzionari, ha dichiarato la polizia federale in un’accusa formale presentata giovedì alla Corte Suprema del paese.

Asia e Oceania

Circa 35mila persone hanno manifestato a Wellington contro un progetto di revisione del trattato di Waitangi, considerato il fondamento della Nuova Zelanda. Alcuni manifestanti hanno raggiunto la capitale dopo una marcia di nove giorni partita dall’Isola del Nord per difendere i diritti degli indigeni maori.

Europa

La Russia ha lanciato un missile sperimentale intercontinentale di medio raggio su Dnipro.  E’ la risposta russa al via libera di Biden a Kiev a usare missili di lungo raggio in territorio russo. Il presidente Putin ha minacciato il mondo, Se armi occidentali usate in territorio russo è conflitto globale.

Mosca ha accusato l’Ucraina di aver lanciato, per la prima volta dall’inizio del conflitto, sei missili statunitensi Atacms contro un sito militare nella regione russa di Brjansk, al confine con l’Ucraina.

Medio Oriente

La Corte penale internazionale ha emesso mandati d’arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant. La decisione arriva dopo che la corte dell’Aja ha respinto all’unanimità i ricorsi dello Stato di Israele sulla giurisdizione del tribunale in merito alla situazione in Palestina e sulla richiesta di interrompere le indagini. Secondo la dichiarazione ufficiale, i mandati sono legati a presunti crimini di guerra commessi nei territori palestinesi. Tel Aviv ha contestato la legittimità del procedimento, mentre la Procura aveva avanzato la richiesta di arresto il 20 maggio scorso. La questione potrebbe aggravare le tensioni diplomatiche e alimentare il dibattito internazionale sulla giustizia universale.

Un bombardamento israeliano su una casa nel quartiere Sheikh Radwan, a Gaza, ha causato 22 morti nella notte del 20 novembre, secondo la difesa civile. Fonti mediche riportano inoltre decine di vittime in un secondo attacco nelle zone di Beit Lahia e Jabalia, vicino all’ospedale Kamal Adwan. La crisi nella Striscia di Gaza si aggrava.

Gli Stati Uniti hanno posto il veto a una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’ONU che chiedeva un cessate il fuoco “immediato, incondizionato e permanente” nella Striscia di Gaza. Il testo, proposto dai dieci membri eletti del Consiglio, includeva anche la richiesta del rilascio immediato degli ostaggi. È l’ennesimo veto americano a sostegno di Israele.

Leave a Reply