Nel 2022 si svolgono consultazioni elettorali nazionali di rilevanza internazionale. Le elezioni statali possono cambiare gli equilibri in diverse regioni del mondo.
Come sarà il 2022 per la politica internazionale? Se da un lato proseguiranno le tensioni nate nel 2021, ci sono alcuni appuntamenti elettorali importanti che possono cambiare gli equilibri e lo status quo in diverse regioni del mondo. Tra gli appuntamenti elettorali statali più importanti, vanno individuate sei consultazioni elettorali per la portata internazionale che possono avere.
- Francia. Il presidente Emmanuel Macron finisce nel 2022 il suo mandato all’Eliseo e i francesi sono chiamati alle urne per scegliere il loro capo dello Stato. La ricandidatura di Macron è scontata e avrà uno sfidante autorevole come l’attuale sindaco di Parigi, la socialista Anne Hidalgo, che ha annunciato la sua candidatura. Saranno in corsa anche Marine Le Pen della destra nazionalista; il giornalista di Le Figaro Eric Zemmour, che deve ancora confermare la candidatura, vicino all’estrema destra; Xavier Betrand dei gollisti; probabile anche la presenza di Jean-Luc Melenchon della sinistra radicale.
- Corea del Sud. Il paese asiatico va al voto presidenziale il 9 marzo 2022. Occhi puntati sul successore dell’attuale presidente Moon Jae-in protagonista in questi anni della partita diplomatica con la Corea del Nord. Il nuovo capo dello stato dovrà portare avanti i negoziati con Pyongyang e muoversi con abilità nei rapporti con la Cina. Pechino ha un canale di comunicazione preferenziale con il leader nordcoreano Kim Jong-un e ha aperto una crisi nel Mar Cinese Meridionale. I candidati in corsa: Lee Jae-myung, del Partito Democratico, governatore di Gyeonggi ed ex sindaco di Seongnamù; Yoon Seok-youl, ex procuratore generale della Corea del Sud, per il Partito del potere popolare; Sim Sang-jung, candidata presidenziale del Partito della Giustizia; Ahn Cheol-soo, ingegnere e informatico, è il canddiato del Partito del Popolo, un partito liberal-conservatore.
- Brasile. Il 2 ottobre 2022 i brasiliani sceglieranno il presidente e voteranno anche per il vice-presidente e il Congresso nazionale. Il presidente uscente Jair Bolsonaro ha già annunciato la sua candidatura. Anche lo sfidante principale, l’ex-presidente Ignacio Lula Da Silva si è candidato e i sondaggi lo danno in vantaggio. In corsa anche l’ex giudice Sergio Moro, del partito conservatore Podemos e l’ex candidato presidenziale Ciro Gomes, del Partito democratico laburista.
- Colombia. Elezioni presidenziali il 29 maggio 2022. Sono candidati il senatore Gustavo Petro di Colombia Humana, lista di sinistra; Sergio Fajardo liberal conservatore; Rodolfo Hernandez dei liberali; Oscar Ivan Zuluaga, candidato del governo uscente, e Federico Gutierrez.
- Ungheria. Nella primavera 2022 gli ungheresi scelgono il presidente. Il candidato Viktor Orbàn, presidente uscente e sostenuto dal partito Fidesz, avrà come avversario principale Péter Márki-Zay, esposnente dell’opposizione. Il candidato dell’opposizione è sostenuto da sei partiti.
- Kenya. Elezioni presidenziali il 9 agosto 2022. Insieme al presidente, i kenyani sceglieranno anche i membri del Parlamento. Il presidente in carica è Uhuru Kenyatta, che non può ricandidarsi per un nuovo mandato. Restano nel Paese numerose tensioni per i tentativi di Kenyatta di rimanere al potere.
Inoltre ci sono appuntamenti elettorali importanti in altri Stati come Portogallo, Austria, Tunisia, Libano, Australia, Filippine, Stati Uniti (con le elezioni di mezzo termine), Svezia, Slovenia. Va aggiunta anche l’elezione del presidente della Repubblica in Italia che però avviene in modo indiretto.