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Lavrov d’Africa

Il ministro degli Esteri russo vola in Africa in cerca di alleanze. Prima tappa l’Egitto, poi Etiopia, Uganda e Repubblica Democratica del Congo. Serghej Lavrov d’Africa visita i paesi che hanno scelto “un percorso indipendente” sulla crisi ucraina. Un modo diplomatico per riferirsi a chi non si è allineato con gli Stati Uniti e l’Europa. L’affondo sarà sul grano. Il ministro degli Esteri proverà a convincere i leader africani che la Russia non è responsabile della stretta sul grano e di una eventuale crisi alimentare, come sostengono gli Stati Uniti e l’Europa. E rilancerà le responsabilità sugli occidentali, sostenendo che il caro prezzi del grano è dovuto ai trasporti in Europa e da qui all’Africa. Il grano russo e ucraino arriva in Europa via rotaia, fiume e strada con annessi costi che vengono fatti pagare agli Stati africani. L’Egitto, in particolare, è il Paese che importa quasi tutto il grano necessario al suo fabbisogno dalla Russia. Il presidente al- Sisi ha sempre seguito una politica di buone relazioni sia con Mosca sia con Washington. Chissà se il leader de Il Cairo e quelli degli altri Stati considerano ancora credibile Lavrov dopo il bombardamento su Odessa meno di 24ore dall’accordo sul grano con l’Ucraina?

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