Il regno saudita trasferisce azioni del valore di 80 miliardi di dollari in un fondo sovrano destinato a progetti green.
Ritengo questa scelta saudita, poco considerata sulla stampa, un svolta epocale. Il principe ereditario Mohammed bin Salman ha compiuto un passo importante per un regno che non è famoso per la sostenibilità ambientale. L’Arabia Saudita trasferisce azioni per un valore da 80 miliardi di dollari in un fondo sovrano saudita che investe in progetti green. L’economia verde, o green economy per essere più trendy, prende piede anche tra la dinastia wahabita. L’investimento di 80 miliardi di dollari arriva dal patrimonio di Aramco, il più grande esportatore di petrolio al mondo. La somma è pari al 2% della società saudita il cui proprietario è il principe ereditario. Ciò che conta è lo sforzo che sta dietro a questo investimento. Al di là dei progetti green, l’operazione saudita guarda a riequilibrare un’economia dipendente in prevalenza dal petrolio e che assiste in questi mesi a una crescita esponenziale dei prezzi. In questo articolo del Guardian si spiega molto bene la scelta saudita.