Gli Stati Uniti d’America stanno valutando se la Russia abbia violato la risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sulle sanzioni all’Iran utilizzando le basi aeree militari iraniane per lanciare i bombardieri di Mosca sulla Siria.
Lo riporta la Reuters citando il Dipartimento di Stato americano. Secondo Mark Toner, portavoce del Dipartimento Usa, il procuratore del governo americano sta valutando se l’utilizzo da parte di Mosca delle basi aeree iraniane costituisca una violazione della risoluzione n. 2231 del Consiglio di Sicurezza, risoluzione che è stata approvata -anche con il consenso russo- come parte integrante dell’accordo nucleare con Teheran.
La risoluzione Onu regolarizza le interazioni militari tra l’Iran e gli altri Paesi, includendo la fornitura, vendita e trasferimenti di tecnologia militare, oppure la fornitura di assistenza finanziaria e di formazione sull’acquisto di nuove tecnologie. Il punto in discussione riguarda proprio il possibile trasferimento di tecnologia. Toner ha spiegato che i divieti previsti dalla risoluzione Onu non riguardano solo la fornitura di armi ma qualcosa di più complesso. Come appunto la possibilità di trasferimento tecnologico e know-how attraverso la messa a disposizione di strutture militari.
Intanto, Russia e Iran negano la violazione della risoluzione Onu. La Russia, ha spiegato dalla Nuova Zelanda il Ministro degli esteri russo Serghej Lavrov, non ha violato la risoluzione Onu sulle sanzioni all’Iran. Ecco la spiegazione di Lavrov:
“Questa Risoluzione impone di operare in coordinamento e con l’assistenza del Consiglio di Scurezza, per la fornitura o il trasferimento all’Iran di certe tipologie di armi, inclusi gli aerei militari. Ma in questo caso non vi sono state forniture nè vendita, nè trasferimenti di aerei militari all’Iran”.
Anche l’Iran ha respinto le accuse. Secondo il presidente del Parlamento iraniano Larjiani il fatto di avere una cooperazione con la Russia non significa che alla Russia sia concessa una base militare iraniana definitivamente.