Le delegazioni russe e ucraine hanno definito a Riad, in incontri separati con gli inviati americani, i termini per un’intesa sul Mar Nero. L’accordo tra Russia e Ucraina spiegato in 5 punti.
L’accordo sul cessate il fuoco è possibile e comincia dal Mar Nero. Il 24 marzo a Riad, in Arabia Saudita, Russia e Ucraina hanno iniziato il “confronto a distanza” per definire gli aspetti principali del cessate il fuoco. Gli Stati Uniti hanno condotto tutta la mediazione diplomatica durante il negoziato di Riad. La rappresentanza Usa ha ascoltato, in sedi separate, le delegazioni russe e ucraine, che tra loro non si sono mai incontrate. Dopo due giorni di confronto, il probabile accordo navale sul Mar Nero è possibile. Siamo davanti al primo step per giungere a un’intesa su tutta l’Ucraina? A dare l’annuncio è la Casa Bianca attraverso due note separate divulgate dopo i colloqui separati con Russia e Ucraina. Tra le misure più importanti che Mosca e Kiev hanno definito c’è il divieto dell’uso della forza e dell’impiego di navi commerciali per fini militari. Ma andiamo con ordine.
Putin-Trump: telefonata per la pace?
I cinque punti dell’accordo sul Mar Nero
La Casa Bianca ha comunicato che Russia e Ucraina “continueranno a lavorare per giungere a una pace duratura e durevole”. L’intesa consentirà, scrive la Casa Bianca, di riaprire l’importante arteria commerciale con Mosca. I cinque punti dell’accordo sul Mar Nero sono, in sintesi, i seguenti:
- Divieto di attacchi reciproci alle infrastrutture energetiche dei due Paesi. Russia e Ucraina hanno accettato di impegnarsi a “sviluppare misure” per prevenire e evitare attacchi militari contro le rispettive centrali energetiche. Nell’accordo tra Stati Uniti e Ucraina si menzionano in questa parte anche “lo scambio di prigionieri di guerra, il rilascio di detenuti civili e il ritorno di bambini ucraini trasferiti con la forza”.
- Garanzia della sicurezza della navigazione del Mar Nero. Ciò si realizza con il divieto dell’uso della forza e dell’impiego di navi commerciali per fini militari. Sono previste misure di controllo come le ispezioni di queste navi. La Russia si tutela in questo modo dai rischi legati al commercio internazionale delle merci come le navi militari camufatte da commerciali e in grado di lanciare attacchi. Il precedente accordo sulla navigazione sicura delle navi commerciali nel Mar Nero risale al 2022, l’anno in cui la Russia attaccò su grande scala l’Ucraina.
Perché la tregua in Ucraina non è vicina
- Russia e Ucraina concordano nell’agevolare l’accesso di Mosca al mercato globale per l’export di prodotti agricoli e fertilizzanti, riducendo i costi delle assicurazioni marittime e facilitando l’accesso ai porti e ai sistemi di pagamento per tali transazioni. Anche in questo caso si tratta di un punto molto a favore dei russi, tra i maggiori esportatori di prodotti agricoli e fertilizzanti.
-
Russia e Ucraina hanno accettate la mediazione di Paesi terzi per attuare gli accordi in campo energetico e marittimo.
-
Mosca ha detto che l’accordo entra in vigore dopo il taglio delle sanzioni sul commercio di alimentari e fertilizzanti.
La spada di Damocle delle sanzioni
La questione delle sanzioni pende come la spada di Damocle sull’esito dell’accordo sul cessate il fuoco. Quasi contemporaneamente all’annuncio di Washington dell’intesa, il Cremlino ha reso noto che il negoziato sul Mar Nero non avrà effetti finchè non si tolgono le sanzioni sulle banche russe, sui produttori ed esportatori di prodotti alimentari e commercianti di fertilizzanti.
La Russia chiede anche la riammissione delle sue banche nel sistema internazionale di pagamenti Swift Pay, l’alleggerimento delle restrizioni alle navi in servizio con bandiera russa che commerciano alimentari, e alla fornitura di macchinari agricoli e altri beni necessari alla produzione di beni alimentari.
La posizione dell’Ucraina
Il ministro della difesa ucraino, Rustem Umerov, ha messo in chiaro che lo sconfinamento di navi russe oltre la parte orientale del Mar Nero sarà considerato come una violazione dell’accordo e una minaccia alla sicurezza nazionale dell’Ucraina. In questo caso, Kiev ha il diritto di difendersi. Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, ha detto che la previsione di ridurre i raid e attacchi nel Mar Nero è una scelta che va nella giusta direzione. Zelensky ha anche aggiunto di “non sapere se l’accordo funzionerà ma ha riconosciuto che quelli fatti sono passi giusti e la direzione è quella giusta”. La BBC riporta però che il presidente Zelensky ha accusato la Russia di mentire ancora sui termini dell’accordo.
