Stati Uniti e Taiwan firmano un accordo commerciale per rafforzare la cooperazione economica. Pechino critica il patto e accusa gli Usa di violare il principio di una sola Cina.
Gli Stati Uniti e Taiwan hanno firmato un accordo commerciale per rafforzare i loro legami economici. Immediata la reazione della Cina che ha espresso forti critiche sul patto tra Washington e Taipei.
Da parte loro, i delegati della Casa Bianca e dell’isola dell’est asiatico hanno spiegato che l’iniziativa USA-Taiwan sul commercio del 21° secolo rafforza le relazioni commerciali migliorando le dogane, gli investimenti e altre normative.
Taiwan ha definito l’intesa con gli Usa come “l’accordo commerciale più completo” firmato con gli Stati Uniti dal 1979.
Il provvedimento è stato firmato il 1 giugno 2023.
Sebbene Taiwan e gli Usa non abbiano legami diplomatici formali, entrambi i governi mantengono relazioni non ufficiali e hanno miliardi di dollari di scambi annuali.
L’accordo ha lo scopo di “rafforzare e approfondire le relazioni economiche e commerciali” tra i due, ha affermato in un comunicato l’ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti. Il patto include misure per semplificare le procedure di frontiera.
L’accordo commerciale viola il principio di un’unica Cina ed è l’ultimo esempio del tentativo degli Stati Uniti di svuotare quel principio, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning in una conferenza stampa.
La Cina considera Taiwan parte del suo territorio nazionale e sostiene che l’isola sarà unita alla terraferma, se necessario anche con la forza.
Pechino scoraggia altri paesi dal mantenere qualsiasi tipo di relazione estera con Taiwan, anche se l’isola è stata autogovernata da quando si è separata dalla terraferma nel 1949 a seguito della guerra civile.
Taiwan ha relazioni diplomatiche ufficiali con solo 13 nazioni sovrane, ma mantiene solidi legami con la maggior parte dei principali paesi, inclusi gli Stati Uniti.
Il rapporto tra Stati Uniti e Cina è diventato sempre più teso negli ultimi anni poiché le due superpotenze rimangono profondamente divise su questioni che vanno dalla sovranità di Taiwan allo spionaggio informatico e alle dispute territoriali nel Mar Cinese Meridionale.
