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Afghanistan: la Turchia non farà il guardiano di frontiera per l’Ue

Turchia non sarà guardiano frontiere Ue per afgani

Bruxelles sta lavorando con la Turchia per impedire che un flusso enorme di rifugiati afgani arrivi ai confini dell’Unione Europea. I turchi, che ospitano rifugiati da ogni parte del mondo più di qualunque altro Paese, hanno comunicato che non intendono fare i guardiani delle frontiere dell’Ue. Josep Borrell, alto rappresentate dell’Ue per la politica estera, ha dichiarato che Ankara gioca un ruolo chiave per la gestione dei flussi di rifugiati in fuga dai talebani. Secondo Borrell, gli afgani arriveranno da Iran, Iraq e dal Mediterraneo orientale. L’Unione Europea deve quindi lavorare con tutti i paesi di transito per prevenire una nuova crisi umanitaria, ha aggiunto l’alto rappresentante Ue. Tuttavia, il presidente turco Recep Tayyp Erdogan non ci sta più a ospitare altri rifugiati. Sono centinaia di migliaia i profughi dalla Siria accolti nei campi turchi in cambio di una somma di oltre 5 miliardi da parte dell’Ue a segutio di un accordo del 2016. Ora Erdogan dice stop e non è disposto a ripetere quell’esperienza. Tanto che la Turchia sta costruendo un muro da 150 miglia lungo il suo confine con l’Iran. Il problema è tutto interno alla Turchia dove la questione rifugiati sta diventando una bomba politica pronta a esplodere, L’analista turco Asli Aydintasbas ha spiegato al magazine Voice of America che sarebbe un grave boomerang politico per Erdogan se uscisse che la Turchia ha accettato di accogliere gli afgani in fuga dai talebani. Nonostante questo, i rifugiati dall’Afghanistan stanno già arrivando in Turchia e bussano sulle pietre del muro. Ci sono numerosi segnali che molti di loro hanno trovato un modo per aggirarlo. Nei pressi di alcuni punti sono state ritrovate numerose bottiglie vuote e impronte fresche di passaggi umani. Non c’è solo la Turchia di Erdogan a fare muro con gli afgani. L’Austria ha detto di rifiutare qualunque concessione di asilo agli afgani in fuga. Il ministro degli interni Karl Nehammer ha detto che non c’è nessun motivo per cui gli afgani debbano arrivare in Austria in questo momento, aggiungendo che va fermata l’immigrazione illegale e la possibilità di scelta per i migranti di un Paese dell’Ue. Mentre a Bruxelles si discute, Erdogan prosegue con la sua politica talebana. In una conferenza stampa ha confermato che la Turchia non chiude la porta ai talebani. Se bussano alla porta turca, ha spiegato il presidente turco, apriremo e faremo gli incontri. Erdogan ha precisato che in Turchia ci sono circa 300.000 afgani e non 1,5 milioni.

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