Il cessate il fuoco stabilito con gli accordi di Minsk è un uomo morto che cammina. Le armi non hanno mai spesso di sparare e la tensione tra Ucraina e Russia è più alta di prima. Il presidente ucraino Poroshenko ha accusato Mosca di aver mandato carri armati e soldati nell’Ucraina orientale sostenendo che si stanno dirigendo verso la città di Novoazosk, controllata dai ribelli filo russi. La notizia la riporta l’agenzia Reuters. La Russia per ora non ha risposto alle accuse. Fatto sta però che dall’entrata in vigore della tregua ogni giorno spunta un’accusa mentre le operazioni militari non si contano più. Insinuazioni spesso pesanti che rischiano di far precipitare la situazione in burrone più profondo di quello in cui si trova. Poroshenko, ad esempio, ha anche puntato il dito contro la Russia accusandola di essere coinvolta nel massacro di piazza Maidan a Kiev quando, un anno fa, caddero sotto i colpi dei cecchini oltre 100 manifestanti. Secondo il presidente ucraino, il Cremlino ha contribuito a formare i cecchini stranieri che hanno sparato nella piazza di Kiev. Per ora la Russia ha bollato come “senza senso” le affermazioni del presidente Poroshenko. Un clima di tensione quindi che non aiuta gli accordi di Minsk che sembrano già defunti sotto i colpi delle prove di forza tra ucraini e separatisti filo russi. La tregua insomma è un neonato già molto provato dalla breve esistenza.
La “tregua” non è mai esistita. Ne hanno firmate svariate, gli ucraini; ma tra una firma e l’altra non hanno mai smesso di bombardare le città dell’est. In tempi normali, i responsabili verrebbero accusati di aver tentato una operazione di pulizia etnica. Evidentemente questo dettaglio non interessa più a nessuno.
L’ultima giravolta è piuttosto semplice: l’esercito ucraino si stava disintegrando, appesantito da diserzioni e renitenze la leva cresciute in maniera incontrollata. La guerra si fa con la carne da cannone: esaurita quella, la guerra finisce. Nemmeno a Kiev sono riusciti a sfuggire a questa regola basilare.
la guerra è (sempre stata!) tra soldati ucraini, male equipaggiati e senza preparazione, contro mercenari ceceni e miliziani russi…. da sempre, Sin da quando Yanukovich ha trovato asilio in russia con la minccia a putin di rendere pubblici i loro rapporti d’affari e di mafia.
i cosiddetti ‘separatisti filorussi’ svolgono esclusivamente funzioni di ufficio stampa e relazione con i media esteri e solo ora alcuni giornalisti, forse schifati dal comportamento tenuto e dagli assassinii perpetrati da questi criminali in divisa russa, hanno iniziato a ritrovatare la decenza ed ammettere la presenza di ‘miliziani russi reclutati attraverso internet’.
In tempi normali la russia sarebbe stata accusata di invasione e, come la serbia, contrastata dalle nazioni libere e democratiche ma il ricatto del gas e la presenza di giornalisti al soldo di mosca ha fatto si, nell’assopimento collettivo attecchisse la favola dei “‘fascisti di piazza Maidan” di chiara marca ‘disinformacja Lubjanka-style’.
p.s. fausto, vieni a vedere di persona invece di pontificare da una sedia di casa tua !!!
Se sei così informato, puoi fornirci qualche dato sull’andamento dell’ultima tornata di coscrizioni? Va bene o va male?
C’è anche qualche notizia sulla Crimea? Sono ancora privi dell’acqua? O possono almeno bere?