La tensione diplomatica tra Francia e Algeria

La crisi politica tra i due Paesi frena il riavvicinamento tra Francia e Algeria. Parigi arresta un funzionario consolare algerino. Algeri risponde con l’espulsione di 12 funzionari.

L’Algeria ha espulso 12 membri dello staff del consolato francese. La decisione del governo di Algeri rende più difficile il riavvicinamento diplomatico tra i due Paesi.

E’ la risposta del governo algerino alla Francia. L’11 aprile la magistratura francese ha fatto arrestare un funzionario del consolato dell’Algeria. L’accusa è di avere orchestrato un anno fa, insieme a altri due algerini, il rapimento di un dissidente dell’opposizione in un sobborgo di Parigi.

Per Algeri, l’arresto del suo funzionario è una evidente violazione dei privilegi e immunità spettanti al ruolo diplomatico. Il riferimento è alla Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari del 1963, che pubblichiamo qui.

Le relazioni franco-algerine stavano migliorando dopo un colloquio telefonico lo scorso marzo tra il presidente Emmanuel Macron e la sua controparte algerina Abdelmadjid Tebboune. Il dialogo aveva fatto ritenere che si andasse verso il superamento della crisi politica iniziata un anno prima. Una possibilità rafforzata dalla visita ad Algeri del Ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot.

Ora l’espulsione di 12 funzionari del consolato francese, la più grande espulsione di personale di Parigi dalla guerra di indipendenza del 1962, frena e inchioda il percorso di avvicinamento. Inoltre mostra che nel governo algerino, le spinte anti-francesi sono ancora molto forti.

Ma l’Algeria non ha intenzione di colpire il presidente Macron. Il suo obiettivo è il Ministro degli Interni Bruno Retailleau. Conservatore di destra con ambizioni per le prossime elezioni presidenziali in Francia, Retailleau si è guadagnato una reputazione per le sue dichiarazioni intransigenti su immigrazione, legge e ordine pubblico, e soprattutto relazioni con l’Algeria.

Algeri è convinta che ci sia la mano di Retailleau nell’arresto del suo funzionario consolare. Il governo accusa implicitamente il Ministro degli Interni di cercare di indebolire l’approccio più “imparziale” di Macron alla crisi delle relazioni.

Intanto, la rottura delle relazioni tra Francia e Algeria è stata la peggiore dall’indipendenza algerina. Gli scambi commerciali e la condivisione di informazioni hanno subito un duro colpo, e si sono susseguite aspre polemiche riguardo agli influencer algerini anti-francesi presenti su internet. La Francia ha accusato l’Algeria di rifiutarsi di riaccogliere i cittadini deportati, mentre l’Algeria ha accusato la Francia di non rispettare i suoi diplomatici. Il segno più eclatante della rottura è stato l’arresto, a novembre, dello scrittore franco-algerino Boualem Sansal all’aeroporto di Algeri. Le speranze di una riappacificazione sono sempre più affievolite.

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