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La tecnologia contro il Coronavirus

La tecnologia contro il Coronavirus

Da Facebook a Apple fino agli operatori di telecomunicazioni italiani, la tecnologia si attrezza, e collaborano, per battere il Coronavirus.

La tecnologia contro il Coronavirus. Dai grandi colossi americani fino ai gruppi di telecomunicazione europei tutti si attrezzano per battere il Covid-19 e si preparano all’eventuale ripresa dopo la fine dell’emergenza sanitaria.

Facebook ha donato 20 milioni di dollari per la lotta al virus, investendo denaro a favore della ricerca. Lo ha annunciato su Twitter nei giorni scorsi il Ceo del gruppo californiano Mark Zuckerberg che ha anche lanciato una raccolta fondi sul social più famoso al mondo. Zuckerberg mette 10 milioni di dollari per l’emergenza negli Stati Uniti.

Apple non perde il business neppure al tempo del Coronavirus. Il suo appuntamento più importante, la Conferenza mondiale degli sviluppatori (Worldwide Developer Conference 2020), non sarà annullato ma si svolgerà online. A giugno, quindi, non arriveranno sviluppatori da tutto il mondo negli States perché tutto si svolgerà online. L’azienda di Cupertino organizzerà l’evento e fornirà tutte le informazioni necessarie.

Nel mondo ci sono oltre 20 milioni di sviluppatori Apple. In Italia c’è una scuola di formazione Apple a Napoli presso l’Università Federico II. Intanto, Apple ha riaperto tutti i centri vendita e punti strategici in Cina dove sta finendo l’emergenza da Coronavirus.

In Europa gli operatori di telecomunicazioni stanno correndo ai ripari per fronteggiare l’eventuale sovraccarico da uso di internet e tecnologia. Con un continente di milioni di persone che ha quasi chiuso per virus, gli accessi e l’uso delle linee internet e telefoniche aumenta vertiginosamente. Per questo molti operatori, italiani inclusi, stanno potenziando la fibra ultraveloce, che permette di reggere il maggior traffico che si sta creando in queste settimane. La capacità di banda degli operatori mobili vanno raddoppiate altrimenti diventa difficile riuscire a sostenere tutto il traffico. Con l’arrivo di smart-working e lezioni scolastiche online i problemi potrebbero aumentare. Quindi tutti i gruppi tech si stanno organizzando per continuare a garantire il servizio. Stanno intervenendo per adeguarsi alle nuove esigenze e potenziando i punti di interconnessione di rete.

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