Sarebbe la fine della tradizionale neutralità svizzera. In corsa c’è anche Malta.
La Svizzera ha fatto richiesta per avere il seggio non permanente nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu per il periodo 2023-2024. Ai Paesi europei ne spetta uno e dovrà contenderlo con Malta. Un seggio nel Consiglio di Sicurezza è però in contrasto con la tradizionale neutralità svizzera, un asset fondamentale della politica estera elvetica. Stare nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu significa dovere decidere anche di avviare azioni militari – e prendervi parte- per riportare la pace se si rendesse necessario. Un contesto decisamente all’opposto con lo status di Paese neutrale. La neutralità elvetica risale al Congresso di Vienna del 1815 quando venne internazionalmente riconosciuta dalle altre potenze. Poi nel 1907 una legge di neutralità fu approvata dal parlamento svizzero. La neutralità è anche richiamata nella Costituzione. Entrata nell’Onu nel 2002, la Confederazione Elvetica è membro dell’Assemblea Generale, del Comitato per i diritti umani e di quello economico sociale delle Nazioni Unite.