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La Somalia ha un nuovo presidente ma anche una grana

Il ritorno dei militari Usa in Somalia è una grana per il nuovo presidente Mohamud (nella foto a destra)

Mohamud vince le elezioni presidenziali il 15 maggio. Il New York Times annuncia un ritorno dei militari Usa in Somalia.

La Somalia ha un nuovo presidente ma anche una probabile grana. Hassan Sheikh Mohamud ha vinto le elezioni presidenziali che si sono tenute nello Stato africano il 15 maggio. Subito dopo il New York Times pubblica che Joe Biden avrebbe firmato un ordine esecutivo per riportare nel Paese centinaia di militari. Il quotidiano americano cita fonti del ministero della difesa Usa. Se così fosse, il presidente degli Stati Uniti avrebbe annullato in un colpo solo il lavoro di Donald Trump che aveva fatto ritornare a casa i 700 militari ancora di stanza nel territorio somalo.

Mohamud ha già guidato la Somalia dal 2012 al 2017. Dopo la vittoria nelle presidenziali del 15 maggio ha il timone di comando del Paese per i prossimi quattro anni. Ha vinto sconfiggendo il presidente uscente Mohamed Abdullah “Farmajo” al quale ha fatto una forte opposizione affinché rispettasse i tempi previsti per le elezioni. La sua campagna elettorale si è fondata sull’appello all’unità nazionale per superare la divisione e frammentazione tra clan che ha lacerato il Paese.

Il neo presidente ha vinto le presidenziali al terzo turno dopo che i primi due non avevano raggiunto la maggioranza di due terzi richiesta. Il percorso elettorale si è trascinato per oltre un anno, dal febbraio 2021, quando si è concluso il mandato di Farmajo. Inevitabili le tensioni politiche che sono seguite alle continue procrastinazioni sulla data elettorale.

Islamico moderato, Mohamud è un forte oppositore di al-Shabaab, il movimento jihadista affiliato a al-Qaida, l’organizzazione fondata da Osama bin Laden.

Al-Shabaab all’attacco del governo somalo

Nato nel 1955 in un quartiere borghese di Mogadiscio, il presidente somalo ha una laurea in ingegneria tecnica all’Università Nazionale Somala e un diploma post-laurea all’Università di Bhopal in India. Ha fondato il partito Unione per la Pace e lo Sviluppo. Con questo si è presentato alle elezioni e le ha vinte.

Il risveglio post-elettorale di Mohamud non è quindi stato dei migliori. La notizia lanciata dal New York Times può rivelarsi una bomba in quanto rischia di dividere nuovamente il Paese tra i sostenitori di un intervento occidentale e quelli contrari alla presenza di militari stranieri sul proprio territorio. Una situazione controcorrente allo spirito di unità sbandierato da Mohamud in campagna elettorale. La strategia americana è quella di combattere al-Shabaab attraverso “un’operazione di antiterrorismo a tempo indeterminato”. La scelta degli Usa è sicuramente condivisibile dal neopresidente ma può causargli molti problemi interni. E’ solo l’inizio del mandato. E l’amico americano può avergli provocato la prima grana.

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