La Somalia gioca la carta dell’integrazione africana

La Somalia aderisce alla Comunità dell’Africa Orientale. Una buona occasione per il presidente Mohamud di avere supporto contro i jihadisti di al-Shabaab.

La Somalia aderisce alla Comunità dell’Africa orientale (Eac). Il presidente Hassan Sheikh Mohamud ha presentato la domanda a novembre 2012 durante il suo primo mandato (2012-2017). Insieme a Mogadiscio presentò l’istanza di adesione anche il Sud Sudan. L’Eac bloccò il percorso di ingresso somalo probabilmente a causa dell’arrivo al potere dell’ex-presidente Mohamed Abdullahi “Farmajo” (2017-2022) che ha governato all’insegna della poca trasparenza, intrighi e corruzione. L’attuale presidente dà invece maggiore fiducia e credibilità soprattutto sul fronte delle riforme interne e della lotta ai jihadisti di al-Shabaab.

La Comunità dell’Africa Orientale, con sede a Arusha in Tanzania, include otto paesi: Uganda, Tanzania, Repubblica Democratica del Congo, Sud Sudan, Kenya, Burundi, Ruanda e dal 24 novembre la Somalia.

E’ nata come un accordo economico nel 2003. Ha creato nel 2004 una zona libera da dazi doganali sulle merci che circolano nell’area Eac. Obiettivo è arrivare a una Federazione dell’Africa orientale. A inizio 2023 l’Eac ha previsto di introdurre una moneta unica entro quattro anni.

L’importanza dell’ingresso somalo nell’Eac è tutto nell’integrazione del Paese africano con gli altri Stati dell’est del continente. Il ruolo della Comunità dell’Africa orientale è infatti quello di affrontare insieme molti temi, in particolare quello della sicurezza. L’Eac ha inviato missioni militari in supporto agli eserciti locali contro minacce interne, gruppi armati e ribelli. Lo ha fatto di recente con la Repubblica Democratica del Congo. Per il presidente Mohamud sarebbe un grande supporto dal momento che da anni il Paese è oggetto di attacchi e attentati del gruppo islamista.

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha di recente sospeso per un periodo di tre mesi il ritiro delle truppe dell’Unione Africana dalla Somalia, dove continuano i combattimenti con gli affiliati di al-Qaeda nell’Africa orientale.

La decisione fa seguito alla richiesta da parte del Paese del Corno d’Africa che le forze della cosiddetta missione Atmis rimangano in Somalia per aiutare nella lotta contro gli estremisti di al-Shabaab.

Infine, l’adesione all’Eac aiuta il governo di Mogadiscio a ridurre alcune tensioni di confine. Come quella con il Kenya. Nel giugno 2019 Nairobi aveva chiuso il confine con la Somalia aprendo una crisi di frontiera. Ufficialmente per motivi di sicurezza ma in realtà a seguito di una disputa marittima che contrappone i due governi da anni.

Con l’adesione alla Comunità dell’Africa orientale la Somalia gioca la carta dell’integrazione africana. E potrebbe anche vincere la partita.

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