La Siria e il clima da guerra fredda

Le relazioni tra Russia e Nato scivolano sulla buccia di banana siriana. La recente intesa a Monaco tra Washington e Mosca sul negoziato per la Siria è già in crisi. Scambio di accuse tra il Cremlino e l’Europa. Il primo ministro francese Valls: “attentati in arrivo”. John Kerry: possibili truppe di terra aggiuntive.

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Il premier russo Dmitry Medvedev ha detto che le relazioni Nato Russia stanno deteriorando e scivolando verso la guerra fredda

Ai giocatori della partita in Siria restano in mano ancora poche carte. L’intesa di Monaco, fallita prima ancora di iniziare, era un carico importante. Che però è andato bruciato. Ora si attende di vedere che carta butta sul tavolo il prossimo giocatore.

Siria tre anni dopo. Da Assad e le armi chimiche siamo passati all’Isis e ai gruppi jihadisti del terrorismo internazionale. Il cessate il fuoco di Monaco è stata solo un’illusione per il mondo. Dopo un giorno tutto torna come prima. Forse peggio di prima.

La tregua infatti traballa. I gruppi di opposizione hanno detto che non la rispettano finché la Russia e l’esercito di Assad non cessano gli attacchi verso loro e verso i civili. E chiedono lo stop dei bombardamenti russi. Per i gruppi dell’opposizione Assad deve andarsene: è la conditio sine qua non per continuare il negoziato a Ginevra.

Sulla questione è intervenuto a dare man forte il premier francese. Manuel Valls ha chiesto alla Russia di cessare i bombardamenti sui civili. Per tutta risposta il primo ministro russo Dmitry Medvedev ha detto che non ci sono prove di bombardamenti sulla popolazione. Poi ha aggiunto che le relazioni tra Russia e Nato stanno scivolando in un clima da guerra fredda.Quasi ogni giorno ci si riferisce a noi come alla più terribile minaccia per la Nato nel suo insieme o per l’Europa, l’America e altri Paesi nello specifico. E questo malgrado il fatto che le vere minacce che esistono nel nostro piccolo mondo, e mi auguro che lo capiate, sono assolutamente altre“, ha concluso il primo ministro russo. Il premier francese Valls ha invece ribadito alla Russia che senza una tregua in Siria ci saranno altri attentati e che la minaccia è globale.

Infine, il segretario di Stato Usa John Kerry in un’intervista a Orient Tv di Dubai avverte che se “il presidente siriano Assad non terrà fede agli impegni presi e l’Iran e la Russia non lo obbligheranno a fare quanto hanno promesso, la comunità internazionale non starà certamente ferma a guardare come degli scemi: è possibile che ci saranno truppe di terra aggiuntive“.

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