La Russia sull’orlo della crisi economica

La crisi economica internazionale allunga il letargo dell’orso russo. Il calo continuo del prezzo del greggio, le sanzioni introdotte dall’Unione Europea per la crisi ucraina, la perdita di valore del rublo e la crescita dell’inflazione mettono a dura prova il futuro economico e finanziario della Russia di Vladimir Putin.

A preoccupare è soprattutto la caduta del prezzo del petrolio che è andato sotto gli 80 dollari a barile rispetto ai circa 100 dollari della prima metà dell’anno. Un dato allarmante se si pensa che la ricchezza più importante del Paese è l’esportazione del greggio. A ciò va aggiunto che la Banca Centrale di Mosca ha previsto la crescita zero nei prossimi due anni, le banche sono state escluse dai mercati finanziari internazionali e i consumi sono scivolati verso il basso. Nonostante il pessimo, comprensibile, umore dei russi, la situazione è ancora lontana da fenomeni di panico collettivo come quelli visti nella crisi argentina degli anni ’90. Il debito estero russo è solo il 35% del Pil, il settore privato è molto agile e contribuisce alla crescita producendo in house i prodotti di importazione riducendo gli acquisto dal mondo. Il tasso di cambio flessibile consente infine di mitigare gli shock petroliferi. Intanto emergono le analisi, come fa l’Economist, della spericolata politica economia di Putin più attenta a far arricchire i suoi amici che a migliorare la crescita del Paese. Una situazione che rende vulnerabile Putin e la Russia e a poco vale tentare di nascondere i segnali di un collasso dietro il revanscismo patriottico stimolato con la guerra in Ucraina.

Russia, tira un vento di crisi valutaria. Ma non si ripeterà il tracollo del 1998

 

1 COMMENT

  1. I player davvero esposti ora sono Iran, Venezuela, Iraq. I russi, con le riserve che hanno, possono limitarsi ad osservare la situazione. Tra parentesi hanno comprato montagne di oro negli ultimi anni.

    Parliamo piuttosto di cose americane: con l’ultimo scivolone pare suoni la campanella per robe come shale oil e shale gas. Sono i giochi più costosi, e sono sommersi da montagne di debiti. Vediamo quanto dura. Scommetto non molto.

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