Mosca non rinnova l’accordo sul grano con l’Ucraina. Ma la Russia non chiude tutta la porta.
La Russia ha notificato alle Nazioni Unite, alla Turchia e all’Ucraina che non rinnoverà un accordo cruciale che ha consentito all’Ucraina di esportare grano attraverso il Mar Nero.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che gli accordi hanno raggiunto una fine “de facto”.
L’accordo consente alle navi mercantili di attraversare il Mar Nero dai porti di Odessa, Chornomorsk e Yuzhny/Pivdennyi.
Ma Mosca ha detto che tornerebbe all’accordo se le sue condizioni venissero soddisfatte. La Russia quindi non chiude del tutto la porta.
Il presidente russo Vladimir Putin si era a lungo lamentato del fatto che non venivano rispettate quelle parti dell’accordo che consentivano l’esportazione di cibo e fertilizzanti russi. In particolare, Putin ritiene che il grano non sia stato fornito ai paesi più poveri. Quest’ultima era una condizione dell’accordo.
La Russia si è anche ripetutamente lamentata del fatto che le sanzioni occidentali stavano limitando le proprie esportazioni agricole. Putin ha ripetutamente minacciato di ritirarsi dall’accordo.
Il ministero degli Esteri del Paese ha ribadito queste lamentele, accusando l’Occidente di “sabotaggio aperto” e di anteporre “egoisticamente” gli interessi commerciali dell’accordo ai suoi obiettivi umanitari.
Ma il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto ai giornalisti che crede che Putin “voglia continuare l’accordo” e che discuteranno del rinnovo dell’accordo quando si incontreranno di persona il mese prossimo.
L’accordo sui cereali è importante in quanto l’Ucraina è uno dei maggiori esportatori mondiali di girasole, mais, grano e orzo.
Dopo l’invasione della Russia nel febbraio 2022, le navi militari hanno bloccato i porti ucraini e hanno intrappolato 20 milioni di tonnellate di grano. Il blocco ha fatto salire alle stelle i prezzi globali del cibo.
Ha anche minacciato l’approvvigionamento alimentare di un certo numero di paesi del Medio Oriente e dell’Africa che dipendono fortemente dal grano ucraino.
Un accordo è stato finalmente mediato nel luglio dello scorso anno con l’aiuto delle Nazioni Unite e della Turchia.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che il suo paese intende continuare a esportare grano, sottolineando che l’accordo era composto da due accordi che si rispecchiavano a vicenda: uno firmato dall’Ucraina e l’altro dalla Russia.