La pace afgana passa dalla Turchia

La Turchia ospita i colloqui sull’Afghanistan tra talebani e governo di Kabul.

Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ospita i colloqui tra talebani e governo dell’Afghanistan. La pace afgana passa dunque dalla Turchia. Il progetto di Erdogan di emergere come attore di primo piano nel panorama internazionale sta prendendo forma. Ankara gioca un ruolo di mediatore diplomatico, o comunque di leadership internazionale, accettando di avere in casa i difficili colloqui tra le due parti che si contrappongono in Afghanistan. L’annuncio dei “negoziati turchi” per il Paese asiatico arriva poco dopo quello di Joe Biden di ritirare entro l’11 settembre tutti i militari Usa stanziati in Afghanistan. La mossa di Erdogan è quella di riempire il vuoto lasciato dagli americani. Per farlo ha bisogno di consolidare la sua credibilità tra le parti. La partita internazionale turca si sposta dagli altipiani afgani allo scatolone di sabbia libico. Qui il presidente turco è entrato oltre un anno fa nel gioco libico, già complesso per la presenza di diversi attori tra i quali anche l’Italia. Libia significa anche petrolio, gas e riserve nel Mar Mediterraneo. Sempre la Turchia sta tentando di mettere le mani sui giacimenti di risorse nelle acque di Cipro e in quelle egiziane dove sono stati scoperti di recente giacimenti enormi di risorse energetiche. Erdogan minaccia anche l’Europa, facendo intendere che potrebbe aprire le frontiere all’immigrazione afro-asiatica e chiede per questo un prezzo più alto di quanto già elargito e concordato. Il presidente turco si inserisce anche nella crisi ucraina mettendosi a disposizione per i negoziati dopo l’incontro con il presidente dell’Ucraina Vlodymir Zelenskji. La Russia si è irritata per il dinamismo dell’alleato. A sua volta Erdogan ha litigato con Macron e ora con Draghi, ha represso duramente il tentato golpe del luglio 2016, ha fatto una riforma istituzionale dello Stato in puro “stile africano”, è ai ferri corti con gli Stati Uniti. Non è proprio una politica di pace quella che insegue il leader turco. In queste condizioni, Erdogan e la Turchia potrebbero auto-implodere.

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