Lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov nel suo intervento a Med 2018, il panel sul Mediterraneo promosso a Roma da Ispi e Farnesina.
“Tutti i problemi della Libia sono dovuti al comportamento della Nato”. Lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov, intervenendo a Roma a Med 2018, un panel annuale di esperti che discute di Mediterraneo per stimolare il dibattito e fare emergeere nuove idee.
L’intervento del capo della diplomazia di Mosca ha toccato la questione libica durante la conferenza stampa a Villa Madama. Per Lavrov, il lavoro per una soluzione politica sulla crisi libica non può escludere di tenere in considerazione le cause che hanno portato la Libia nell’abisso. E tra queste c’è anche la politica militare della Nato.
La Russia, ha annunciato Lavrov, sostiene l’iniziativa politica italiana sulla Libia lanciata con la conferenza di Palermo. Il ministro russo ha ricordato l’incontro a Palermo tra il premier russo Dmitri Medvedev e quello italiano Giuseppe Conte nel quale i due Paesi sono d’accordo sulla linea di “lavorare con tutti per avviare un dialogo di riconciliazione nazionale”.
Il vero successo del diplomazia italiana, ha spiegato Lavrov, sta nel fatto che Roma ha compreso che bisogna dialogare con tutti evitando sostegni unilaterali che non aiutano a risolvere la crisi. In sintesi, il messaggio del ministro degli esteri russo è di mantenere una politica a 360° gradi rifiutando posizionamenti specifici.
La vera novità del discorso di Lavrov è quella di avere dichiarato che la Russia non sostiene alcuna figura politica in Siria. Il Ministro russo ha ribadito di volere rispettare la risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, che prevede la necessità di un percorso per conduca alle elezioni.
La Russia, che fa da garante al processo di pace di Astana (insieme a Turchia e Iran), sta lavorando per creare il comitato costituzionale che dovrà organizzare e promuovere le future elezioni siriane.