Il brand più famoso al mondo per le motociclette made in Usa assiste a una calo delle azioni ma aumentano le vendite nonostante i costi.
Cala il valore delle azioni ma aumentano le vendite. La Harley-Davidson, il celebre brand americano di motociclette, sente il peso della crisi economica ma si difende bene.
L’aumento dei costi delle materie prime e dei prodotti logistici hanno costretto la società di Milwuakee, Wisconsin, a aumentare il prezzo delle due ruote che hanno fatto la storia d’America.
Le azioni della Harley-Davidson sono crollate del 1,2% sul mercato finanziario di New York. La società aveva atteso questo risultato e si aspetta una crescita dei costi di produzione per tutto l’anno.
Nonostante questo, Harley-Davidson dice di assistere a un aumento della domanda di motociclette da parte dei consumatori. Un meccanismo strano per i mercati e le leggi dell’economia.
Le vendite sono cresciute del 6% con un fatturato di 1,3 miliardi di dollari. Se si aggiunge anche il mercato degli accessori e dei pezzi di ricambio, il fatturato è cresciuto dell’11%.
I profitti netti vanno contro corrente e si riducono. Nel primo trimestre del 2022, il profitto netto è stato pari a 223 milioni di dollari, con un valore per ciascuna azione di 1,45 dollari. Nello stesso periodo dello scorso anno erano 258 milioni di dollari con un valore per azione di 1,68 dollari. Le cause di questa situazione stanno nei già ricordati aumenti dei costi di produzione. Il caro-prezzi dei materiali, in particolare, spinge in alto i prezzi di vendita della Harley-Davidson. E comprime i profitti netti perché il prezzo finale di mercato non può essere così alto da garantire rispetto ai costi lo stesso profitto di prima.
La Harley-Davidson ha fatto la storia americana. Ha anche segnato uno stile di vita e di libertà, un modo di essere, nel resto del mondo. Tutte le info qui.