La guerra dei presidenti nel Kirghizstan

L’ex-capo dello Stato Atambaiev è stato incarcerato per ordine del suo successore.

Negli Stati dell’ex-Unione Sovietica, gli ex-presidenti finiscono sovente in prigione o in esilio. E non fa eccezione il Kirghizstan, uno dei Paesi più poveri della vecchia Urss. L’ex-presidente Almazbeck Atambaiev (2011-2017) è stato arrestato e incarcerato dopo due giorni di violenti scontri che hanno causato un morto e 85 feriti. I fatti risalgono allo scorso 8 agosto. E mostrano la tensione e la fragilità della democrazia di questo piccolo Paese di 6 milioni di abitanti al confine con la Cina. Atambaiev era accusato di corruzione. Dopo le elezioni vinte da Sooronbai Jeenbekov, l’ex presidente si era ritirato in una villa fuori dalla capitale e protetto da uomini di guardia. Durante il blitz per arrestarlo, è stato ucciso un agente della polizia. L’ex-presidente si è assunto la responsabilità dicendo che solo lui possedeva un’arma. Ora è accusato anche di omicidio.

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