Notiziario Estero – Gli scontri etnici nel Paese africano hanno fatto fuggire centinaia di migliaia di persone. La grande fuga dal Congo.
In fuga dal Congo. Non bastava l’Ebola alla Repubblica Democratica del Congo, conosciuta una volta come Zaire. Ci voleva anche una crisi umanitaria provocata dalle violenze etniche. Sono centinaia di migliaia le persone che nelle due ultime settimane sono fuggite dalla zona di Ituri, provincia nordorientale del Paese africano, a seguito delle violenze e degli scontri etnici. Le Nazioni Unite hanno dato l’allarme su questa emergenza umanitaria nella regione congolese già provata dall’epidemia dell’Ebola.
L’Agenzia dell’Onu per i rifugiati ha comunicato che sono già 300.000 le persone fuggite a seguito dei pesanti scontri e violenze etniche tra di due gruppi più importanti della Provincia di Ituri: gli Hema e i Lendu. La zona condivide la frontiera con Uganda e Sud Sudan.
Secondo Babar Baloch, portavoce dell’Agenzia per i rifugiati, la violenza etnica sta impedendo alle agenzie umanitarie di portare gli aiuti nella zona, impedendo l’accesso all’area. La situazione sta deteriorando, denuncia Baloch, a causa dei continui attacchi e contrattacchi da parte delle due fazioni. I rapporti di osservatori e testimonianze parlano di assassini, rapimenti, violenze sessuali. Per l’Agenzia Onu il numero delle persone in fuga dal Congo è senza precedenti. Nonostante il Paese africano sia stato spesso teatro di violenze e scontri.
Le forze armate congolesi stanno intervenendo con operazioni militari per contenere la violenza che ha già travolto tre dei cinque distretti della Provincia di Ituri. Le diverse comunità etniche stanno formando nei villaggi gruppi di auto-difesa. Alcuni di questi hanno messo in atto assassini per vendetta e incursioni.
La Repubblica Democratica del Congo ha già avuto 4,5 milioni di sfollati per la guerra civile che si trascina da anni. Ora, le violenze nella zona di Ituri producono nuovi rifugiati, che cercano sicurezza nelle vicine Uganda e Sud Sudan.