La Germania invia militari in Lituania

Berlino schiererà altri 350 soldati, nel giro di pochi giorni, all’interno del contingente Nato.

Solo poche ore prima della prima visita del ministro degli Esteri Olaf Scholz a Washington, il governo tedesco ha annunciato che invierà 350 soldati in Lituania per unirsi al contingente NATO in questo paese. Il gesto arriva in un momento difficile per l’immagine internazionale della Germania, messa in discussione dagli Stati Uniti e da altri partner dell’Alleanza, soprattutto nell’Europa orientale, per la sua risposta apparentemente tiepida allo spiegamento delle truppe russe al confine con l’Ucraina.

L’invio di ulteriori truppe al contingente di 500 soldati della Bundeswehr, già di stanza in Lituania, viene quindi interpretato come un segnale al resto degli alleati. La Germania vuole chiarire che giocherà un ruolo più attivo nella crisi e sta cercando di affermarsi contro i suoi critici. Il ministro della Difesa socialdemocratico Christine Lambrecht ha riassunto con una frase: “Puoi fidarti di noi”, ha detto durante una visita a un centro di addestramento militare a Münster, nella Germania occidentale. I soldati potranno schierarsi “in pochi giorni”, ha aggiunto Lambrecht. Il Bundestag, la camera bassa del parlamento tedesco, era stata informata pochi minuti prima di rendere pubblico l’annuncio. “In questo modo rafforziamo il nostro contributo al fianco orientale della NATO e inviamo un chiaro segnale della nostra determinazione ai nostri partner dell’Alleanza”, ha affermato il ministro della Difesa tedesco.

I rinforzi tedeschi si aggiungeranno alla missione Nato in Lituania, dove ci sono circa 1.200 soldati dal 2017 sotto comando tedesco. Le truppe provengono da Paesi Bassi, Norvegia, Repubblica Ceca, Belgio e Lussemburgo. Gli Stati Uniti hanno anche inviato un battaglione di 500 soldati. A questo vanno aggiunti quattro F-16, forniti dalla Polonia e appartenenti alla Baltic Air Police, forza schierata dopo l’ingresso delle ex repubbliche baltiche sovietiche (Estonia, Lettonia e Lituania) nell’Alleanza Atlantica nel 2004.

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