Circa 4000 militari francesi sono coinvolti in cinque Paesi africani.
Cos’è l’Operazione Barkhane lanciata dalla Francia in Africa? In principio si trattò di un intervento militare contro il terrorismo nel Mali. Siamo nel 2012 e i militari francesi vengono inviati dal governo di Parigi nel Paese africano per fermare i terroristi.
Quella che però era cominciata come una reazione militare della Francia all’insurrezione islamica nel Mali è diventata un’altra cosa. Oggi la presenza militare francese in Africa è cresciuta di molto, e l’impegno e lo sforzo contro i terroristi si è esteso a cinque Stati. Oltre al Mali, l’esercito francese è presente in Ciad, Niger, Costa d’Avorio e Burkina Faso.
E’ questa l’Operazione Barkhane, che interessa comunque tutta la regione sub-sahariana. I soldati francesi si stanno coordinando con le forze armate dell’Africa Occidentale, con le missioni di peace-keeping dell’Onu, con le operazioni militari di tutti gli altri alleati nella regione.
Avviata nel 2014, il principale obiettivo dell’Operazione Barkhane è l’anti-terrorismo. Inizialmente erano previsti 3000 uomini a cui poi se ne sono aggiunti altri 1000. In dotazione, le forze armate francesi in Africa hanno anche 20 elicotteri, 200 veicoli, 10 aerei da trasporto, 6 aerei da guerra, 3 droni.