La congiura contro il Califfo

Secondo alcune notizie diffuse da fonti riservate dell’intelligence irachena della provincia di Ninive e riportate in seguito da Media News Agency, Iraqinews e dal sito di informazione russo Sputnik, una vera e propria rivolta popolare sarebbe in corso nella città irachena di Mosul. La popolazione sarebbe esasperata dai metodi brutali dei miliziani islamisti del sedicente Stato islamico che occupano da molto tempo la città e starebbe cercando in ogni modo di sabotare i ijhadisti, anche attraverso grida, urla, canti e scritte di derisione, bandiere dello Stato islamico gettate nel fiume Tigri come atto di protesta e in un caso anche asini portati a pascolare in centri città con appesa al collo una foto di Al Baghdadi.

La città di Mosul è fondamentale per i rifornimenti dello Stato islamico e per la sua posizione geografica strategica nel territorio iracheno; inoltre nelle immediate vicinanze della città si trova la più importante diga dell’Iraq che con il suo enorme bacino artificiale è una preziosissima fonte di acqua potabile per milioni di cittadini iracheni.

Proprio per sedare le proteste e per non inimicarsi la popolazione di una città così importante il sedicente Califfo Al Baghdadi sarebbe arrivato in città dove avrebbe anche dovuto presenziare ad alcune riunioni con i suoi fedelissimi. Durante una cena qualcosa sarebbe andato storto e tre alti comandanti dell’ISIS insieme allo stesso Al Baghdadi sarebbero stati stati avvelenati; il veleno era molto probabilmente contenuto nel cibo e in questo momento il sedicente Califfo sarebbe in fin di vita in una località segreta.

Se questa notizia fosse confermata vorrebbe dire che la bolla di fedelissimi che fino ad ora ha sempre protetto Al Baghdadi e l’alto comando dell’ISIS permettendo loro di scappare ed evitare di essere coinvolti nei bombardamenti della coalizione internazionale è stata violata e che al suo interno si annidano delle spie capaci di organizzare una vera e propria congiura.

Molto probabilmente, visto il malcontento della popolazione civile che vive nelle zone sotto il controllo del sedicente Califfato e la presenza di talpe tra i fedelissimi di Al Baghdadi, la caduta dello Stato islamico non è tanto lontana.   

Valeria Fraquelli

  

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