La cantautrice newyorchese Kristina Train ha una grande voce ed è una songwriter dalle atmosfere notturne. Da ascoltare.
Kristina Train la scopro per caso. La fa ascoltare Bruce Springsteen nella sua trasmissione radiofonica From my home to yours. Non ne avevo sentito parlare e subito ho voluto approfondire. E la ragazza merita, eccome se merita. Voce malinconica, atmosfere notturne alla Tom Waits, poesia e emozioni nei suoi testi. Guardate il video in notturna a New York di Lose You Tonight.
Nata a New York nel 1982, Kristina Train è cresciuta a Savannah in Georgia dove si è trasferita con la madre all’età di 11 anni. Dal 2010 vive a Londra. Le sue origini sono italiane, norvegesi e irlandesi.
Le sue influenze musicali sono il country, blues, folk e jazz. La sua musica è difficilmente catalogabile. Fin da piccola ha studiato musica. All’età di 4 anni ha iniziato a studiare il violino, a cantare in chiesa e poi nei cori scolastici.
La sua prima band musicale arriva all’età di 17 anni quando entra nel gruppo soul The Looters. Con loro va in tour con Rosa King, la sassofonista e cantante jazz e blues statunitense. Ha l’occasione per farsi notare come vocalist. Tanto che la Blue Note Records si interessa a lei.
Nel 2001 torna a New York e firma il suo primo contratto musicale proprio per la Blue Note Record a New York. Abbandona gli studi per dedicarsi a tempo pieno all’attività musicale.
Album
Spilt Milk (2009). E’ l’album dell’esordio con il quale si fa conoscere al grande pubblico. Ascoltate la bellissima No Man’s Land.
Dark Black (2012). Album straordinario. Una voce incredibilmente malinconica, grandi atmosfere notturne. Non perdetevi Saturdays Are The Greatest una song-ballad che non riesco a smettere di ascoltare. Non a caso il Boss la definisce una delle più belle ballate dell’ultimo decennio.
Purtroppo gli album non sono al momento disponibili sul mercato e si possono acquistare solo in Mp3 su Amazon.com.
Kristina Train ha accompagnato in tour artisti musicali come Willie Nelson e Chris Isaak. Si è esibita nei più importanti templi musicali come il Carnegie Hall di New York o il Royal Albert Hall a Londra.
