Kim Jong-un potrebbe essere morto. Le voci sulla salute del dittatore nordcoreano erano già state lanciate dalla Cnn.
Il quotidiano La Stampa riporta oggi che Kim Jong-un potrebbe essere morto. Il giornale torinese scrive una dichiarazione di Francesco Sisci, docente di politica internazionale all’Università di Pechino. Secondo il professore al suo posto potrebbe esserci la sorella. La data del decesso sarebbe il 12 aprile. Kim potrebbe essere morto a seguito di un intervento cardiaco.
Il mistero sullo stato di salute del leader nordcoreano Kim Jong-un si infittisce. Lo scorso 21 aprile la Cnn ha spiegato, citando fonti dell’intelligence Usa, che Kim Jong-un è ricoverato in condizioni critiche e probabilmente in coma. Il leader di Pyongyang è stato sottoposto a un delicato intervento cardiovascolare. Kim non ha partecipato a importanti e recenti eventi pubblici. Come la ricorrenza della nascita di suo nonno, Kim Il sung fondatore della Repubblica Democratica Popolare della Corea del Nord. Per la stampa statunitense, l’intervento chirurgico sarebbe avvenuto lo scorso 12 aprile. Un’operazione cardiovascolare causata dall’utilizzo di fumo eccessivo, obesità e affaticamento lavorativo. La Corea del Sud, sempre ben informata delle vicende riguardanti il nord, non è convinta delle informazioni. Il governo di Seul ha mostrato scetticismo per le notizie americane trapelate da fonti di intelligence. Ma l’ultima apparizione pubblica di Kim Jong-un risale allo scorso 11 aprile durante un vertice del Politburo del Partito Comunista nordcoreano. Kim è alto circa 1,70 m con 135 kg di peso e a rischio di diabete. Non è la prima volta che il timoniere di Pyongyang scompare dalla scena. Accadde nel 2014. Di lui non si seppe nulla per sei settimane. Poi ricomparve in un evento utilizzando un bastone. Probabilmente, si disse allora, fu la gota. Le voci sulle condizioni di salute di Kim possono anche sembrare inverosimili- Però non sono false. Lo fa supporre il silenzio da Pyogyang. Lo stato di salute del leader nordcoreano pesano sulle relazioni con Stati Uniti e il dialogo politico con Washington. Un’eventuale destabilizzazione di questo misterioso Paese può rovesciare assetti diplomatici che si sono creati a livello regionale dopo anni di lavoro.