Italia manda militari in Lettonia. La Russia protesta

Il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni annuncia che l’Italia invierà 140 militari in Lettonia. Sanno di supporto alla forza Nato dispiegata nel Paese Baltico. Per la Russia è “politica distruttiva”.

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L’Italia manda nei prossimi mesi 140 militari in Lettonia. Saranno parte di uno dei quattro battaglioni stanziati sul lato orientale della Nato per dissuadere eventuali aggressioni russe. Il contingente italiano diventa parte della forza Nato a guida canadese dislocata in Lettonia.

L’annuncio del ministro Gentiloni è arrivato durante la conferenza stampa congiunta con il segretario della Nato Jens Stoltenberg a Roma. Il Ministro ha precisato che l’invio di soldati italiani al confine orientale d’Europa non deve essere inteso come un atto di minaccia verso la Russia. Per il Ministro italiano si tratta di una politica di sicurezza e difesa dei confini europei.

La decisione di inviare militari italiani in Lettonia è stata presa mesi fa durante il vertice Nato di Varsavia dello scorso 8,9 luglio. Non si tratta – ha spiegato Gentiloni- di una politica di aggressione verso la Russia ma di rassicurazione.

Gli italiani – ha precisato Stoltenberg- saranno parte di una forza composta da quattro battaglioni schierati nel Baltico dalla Nato. Una forza di dissuasione per scoraggiare la Russia, che non ha esitato a usare la forza militare contro i suoi vicini. Gentiloni e Stoltenberg hanno anche ribadito la loro volontà a tenere aperto il dialogo con il Cremlino.

Intanto, Mosca protesta. “La politica della Nato è distruttiva” ha detto la portavoce del Ministero degli Esteri russo  Maria Zakharova. Che ha aggiunto come l’Alleanza Atlantica sia alla ricerca di nuove linee di divisione in Europa senza coltivare solide relazioni di buon vicinato.

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