Era dal 1998 che il governo di Tel Aviv non mobilitava migliaia di uomini.
Decine di migliaia di soldati dell’esercito israeliano stanno partecipando alle più grandi manovre militari degli ultimi vent’anni.
Il clima di tensione con Hezbollah è altissimo. Senza aver dato alcun preavviso e informazione, Israele ha cominciato esercitazioni militari alla frontiera con il Libano. Alle manovre militari partecipano anche migliaia di riservisti. Le operazioni dureranno 10 giorni e sono volte a preparare le truppe nel caso di infiltrazioni o attacchi da parte dei miliziani di Hezbollah, provenienti dal Libano. I soldati stanno anche esercitandosi per evacuare i 250mila civili israeliani che vivono nella zona.
Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, Hezbollah ha già messo i suoi uomini in stato d’allerta a seguito della mobilitazione militare israeliana. Al di là della frontiera, è dispiegata l’Unifil, il contingente militare dell’Onu in Libano.
Il governo del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu teme che, approfittando della guerra in Siria, migliaia di miliziani Hezbollah (alleati con il regime di Damasco di Bachar al-Assad) entrino nella Galilea e nelle Alture del Golan, territori occupati da Israele durante la Guerra dei Sei giorni del 1967.