Il ministro degli Esteri libico Najla al-Mangoush, sotto accusa per l’incontro con la sua controparte israeliana, è stata revocata dal premier nel suo incarico, secondo fonti di alto livello citate da Al Jazeera. Quest’ultima riporta che fonti vicine al primo ministro Abdul Hamid Dbeibah hanno riferito del licenziamento di al-Mangoush dopo un precedente annuncio di un’indagine sul suo incontro con il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen la scorsa settimana a Roma.
La polemica politica è iniziata dopo che il ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato che i massimi diplomatici dei due paesi si erano incontrati la settimana precedente in un incontro ospitato dal ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani.
“Ho parlato con il ministro degli Esteri del grande potenziale che le loro relazioni possono offrire ai due paesi”, ha detto il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen in una dichiarazione del ministero degli Esteri israeliano, aggiungendo che si tratta della prima iniziativa diplomatica di questo tipo tra i due paesi.
Il canale israeliano Channel 12 ha commentato che l’annuncio di Cohen ha seriamente danneggiato la credibilità di Israele. Anche il politico dell’opposizione Yair Lapid è d’accordo con le critiche.
In Libia sono state promosse proteste anti israeliane davanti al ministero degli Esteri e il governo ha dovuto diramare un comunicato per specificare che l’incontro è stato casuale e non preparato. Inoltre il governo libico ha ribadito la propria fedeltà alla causa palestinese e a ritenere Gerusalemme la capitale eterna della Palestina.