Israele, Libano e Gaza: la tregua vacilla tra raid aerei e nuove tensioni

Mentre Israele intensifica gli attacchi nel sud del Libano e a Gaza, Hezbollah risponde con lanci di razzi. La stabilità della regione è sempre più a rischio.

Dopo l’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, il conflitto nella regione non si è completamente placato. Israele ha continuato a colpire obiettivi nel sud del Libano, sostenendo di voler impedire il riarmo della milizia sciita. La scadenza iniziale per il ritiro delle truppe israeliane era fissata per gennaio, ma è stata estesa fino al 18 febbraio. Quando il ritiro non è avvenuto nei tempi stabiliti, centinaia di manifestanti, alcuni con bandiere di Hezbollah, hanno tentato di entrare nei villaggi di confine, venendo respinti con la forza dalle truppe israeliane, che hanno aperto il fuoco causando oltre 20 vittime.

Dopo la nuova scadenza, Israele ha ritirato la maggior parte delle sue forze, ma ha mantenuto il controllo su cinque punti strategici nel sud del Libano, giustificandolo con la necessità di proteggere i villaggi del nord del Paese. Il contingente Onu UNIFIL ha segnalato oltre 650 attacchi transfrontalieri dall’inizio del cessate il fuoco, la maggior parte dei quali provenienti da Israele verso il Libano, oltre a più di 30 raid aerei e quasi 1.200 operazioni di terra israeliane.

Hezbollah ha risposto con un solo attacco dall’entrata in vigore della tregua, lanciando razzi sulle Alture del Golan controllate da Israele a dicembre. Tuttavia, la fragile tregua è stata messa nuovamente a rischio dopo l’attacco israeliano a Beirut, seguito da nuovi bombardamenti nel sud del Libano.

Le dinamiche interne del Libano

Il Libano si trova in una situazione di forte instabilità politica ed economica, aggravata dalle tensioni con Israele. Il governo di Beirut è frammentato e incapace di esercitare un controllo effettivo su tutto il territorio, mentre Hezbollah continua a mantenere un ruolo di primo piano come forza militare e politica. La crisi economica che attanaglia il paese dal 2019 ha ulteriormente indebolito le istituzioni statali, aumentando il malcontento tra la popolazione.

Nel sud del Libano, le comunità locali si trovano in una posizione precaria, sospese tra la pressione delle forze israeliane e la presenza militare di Hezbollah. Molti cittadini sono costretti ad abbandonare le proprie case a causa delle operazioni militari, mentre la popolazione civile continua a subire le conseguenze di un conflitto senza soluzione apparente.

Ultime vicende tra Israele, Libano e Hezbollah

Negli ultimi giorni, le tensioni tra Israele e Hezbollah si sono ulteriormente intensificate. L’esercito israeliano ha aumentato le operazioni aeree nel sud del Libano, prendendo di mira infrastrutture e postazioni militari di Hezbollah. La milizia sciita ha risposto con nuovi lanci di razzi verso il nord di Israele, colpendo alcune aree vicine alla città di Kiryat Shmona. Il rischio di un’escalation militare rimane alto, con entrambi i fronti che continuano a mostrare una postura aggressiva.

Israele e Gaza: le ultime notizie

Parallelamente, la situazione nella Striscia di Gaza continua a essere critica. Gli scontri tra l’esercito israeliano e Hamas non si sono fermati, con attacchi mirati da entrambe le parti. L’aviazione israeliana ha colpito diversi obiettivi a Gaza, dichiarando di voler eliminare infrastrutture terroristiche e prevenire nuovi attacchi contro il territorio israeliano. Nel frattempo, i leader di Hamas hanno intensificato le richieste per un cessate il fuoco, cercando una mediazione internazionale che possa portare a una tregua duratura. Tuttavia, il governo di Tel Aviv mantiene una linea dura, dichiarando che le operazioni continueranno finché non sarà garantita la sicurezza del paese.

Le conseguenze sulla stabilità regionale

Le tensioni in Medio Oriente continuano a rappresentare una minaccia alla stabilità della regione. L’approccio aggressivo di Israele, sostenuto dagli Stati Uniti, e la crescente pressione su Hezbollah potrebbero innescare una nuova escalation del conflitto. Gli analisti avvertono che, se Israele continuerà a mantenere una posizione aggressiva, la tregua potrebbe collassare, riaccendendo le ostilità su larga scala. Allo stesso tempo, la situazione a Gaza rischia di deteriorarsi ulteriormente, con la popolazione civile intrappolata tra i bombardamenti e la crisi umanitaria in corso.

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